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S.S. Lazio, verso la partita: sconfiggere le ombre e gli interrogativi

Come una partita a scacchi

by Valentino Valentino
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La Lazio deve sconfiggere le ombre e gli interrogativi emersi a Como

La seconda Lazio del Sarri bis lascia dubbi, ombre ed interrogativi. Dopo Como, c’è aria di cambiamenti, quanto grandi non è chiaro. Il Comandante tiene aperti i ballottaggi, gli allenamenti sono blindati, le scelte vengono nascoste fino all’ultimo. Non solo pretattica; si tratta di una strategia tesa a ottenere il massimo da tutti. A Como ha sciolto il rebus portieri nella riunione tecnica, c’erano solo segnali. Per il Verona è immaginabile il cambio Rovella-Cataldi. In bilico ci sono Dele-Bashiru e Cancellieri.

Pedro é pronto. Giovedì sembrava potesse entrare in corsa, non è da escludere una candidatura dall’inizio, a destra. Sarri per adesso non cambierà modulo, ma il 4-3-3 ha bisogno di modifiche. Lo spagnolo, partendo largo ed accentrandosi, può garantire raccordo tra centrocampo e attacco, qualche pallone giocabile. Dal via o da carta finale sarà della partita.

La Lazio di Sarri deve sconfiggere ombre ed interrogativi

La prima Lazio non è replicabile, non ha funzionato niente. Non può essere così brutta e deve dimostrarlo subito. Alcuni correttivi occorrono, non c’è da aspettare.

Nodo a centrocampo. Sarri valuta Rovella, che era in pole anche alla vigilia di Como, per dare dinamismo. Dele-Bashiru (un libro fermo alla prefazione) sembra sempre all’inizio del percorso di crescita. I progressi del nigeriano sono minimi; nel 4-3-3 sarrista la mancanza di una mezzala di qualità pesa. La sua presenza spesso è vana. Sarri ha solo un’opzione per adesso: Belahyane. Dal primo giorno l’ha fatto allenare da mezzala favorendo la ripartenza di Cataldi da play. L’ex Verona non è un interno di ruolo, ma ha doti da palleggiatore, quel che sta mancando nell’impianto di gioco. Sarebbe una forzatura, sta a Sarri decidere quanto necessaria.

Si valuta anche il cambio d’ala. Cancellieri a Como è stato inefficace e Pedro è una tentazione per ogni allenatore. Passo, tocco, passaggi smarcanti, una manna per una squadra senza sbocchi.

Sarri é un abile giocatore di scacchi di Bergmaniana memoria. Potrebbe cambiare tutta la catena di destra scegliendo Marusic al posto di Lazzari. Guendouzi è l’unico certo del posto a centrocampo. Così come Zaccagni a sinistra. A Dia non resta che aspettare. Sarri darà ancora fiducia al Taty? Vedremo, solo domenica si conosceranno le scelte del Comandante.

Modifiche iniziali e volanti, qualcosa bolle nella pentola di Sarri. Ma al di là di come si giocherà e di chi lo farà, alla Lazio servono ritmo, convinzione, voglia di lottare. Il Mister è stato incoraggiante in settimana, non può permettersi di scoraggiare nessuno.

La frustrazione, speriamo, l’abbia trasformata in motivazione. Nel tecnico, nei calciatori, in tutti.

(Fonte: Il Settimo Sigillo)

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