Lazio: inizia a giocare bene l’Under 15 di mister Rocchi
Inizia a giocare bene la Lazio Under 15 di mister Tommaso Rocchi. L’ex attaccante biancoceleste, che ha cominciato ad allenare questa rosa lo scorso anno, in Under 14, ha iniziato a godersi qualche soddisfazione. Certo, a quest’età bisogna formare i ragazzi più sul lato tecnico e umano, ma l’ex attaccante sta gettando delle basi tattiche solide e ben definite. Tutto questo per una completa crescita calcistica di ogni singolo giocatore. Inoltre, i risultati sono dalla parte del mister che, nella passata stagione, ha portato in alto la sua Lazio disputando due ottimi campionati (Elite e Nazionale, ndr) vincendo anche il Torneo Gega.
Quest’anno, per la prima volta in un campionato nazionale, la rosa a disposizione di Rocchi ha visto subentrare innesti di qualità. E’ arrivato Mistretta dalla Tor Tre Teste e c’é stata la permanenza importante di Massarut, richiesto durante lo scorso mercato da Empoli e Roma. In estate Rocchi ha lavorato molto sulla squadra cercando di dare input al team con esempi semplici ma efficaci.
Contro la Salernitana si è vista una squadra che gioca bene a calcio. Partiamo dal basso. Ottima la manovra che parte della difesa, il centrocampo filtra bene grazie ai piedi sopraffini di Germani e Ricci. E’ micidiale il super tridente offensivo composto da Massarut, Petronzi e Salvati. Il copione di gioco che Rocchi intende dare alla sua squadra è chiaro: superare la metà campo con un fraseggio organizzato per poi verticalizzare andando a pescare il reparto offensivo.
Inizia a giocare bene la Lazio Under 15
Con la Salernitana non ha lasciato punti di riferimento il tridente d’attacco laziale. I due esterni, Petronzi e Massarut, si andavano a posizionare in fase di non possesso sulla linea laterale, con Salvati al centro chiamato a fare da sponda e fare il lavoro sporco per far salire la squadra. Questo posizionamento ha costretto la Salernitana ad optare per la marcatura a uomo e l’inevitabile ampiezza che si andava a creare ha portato beneficio al 10 Mistretta che ne ha approfittato. Il giovane si é andato ad infilare tra le linee a destra e a sinistra. Insomma, il quadro di gioco che Rocchi vuole dare alla squadra è bello e pimpante, allo stesso tempo moderno e volto al bel calcio.
C’è però un difetto. Finora la classifica recita solamente tre punti dopo la sconfitta sfortunata all’esordio a Napoli. Un k.o. di misura che denota un aspetto dove i biancocelesti dovranno migliorare al più presto: la finalizzazione. Anche contro la Salernitana è mancato il killer instinct che alla fin dei conti è decisivo per portarsi a casa più punti possibili. Domenica si è creato tanto e concretizzato poco. I campani, nonostante per più di 45’ abbiano creato poco, rischiavano di riprendere la partita per un’ingenuità di Monti su Oliva in area di rigore. Dopo il penalty trasformato e aver accorciato le distanze la Salernitana è rinata e il risultato è stato in bilico fino alla fine.
La difesa biancoceleste ha retto bene, il centrocampo pure, ed Orlando (il portiere) si è reso decisivo con due interventi prodigiosi. Le idee e la qualità per esprimere un buon calcio c’è e si sono viste, manca quel piglio di cattiveria in più sotto porta: una volta superato questo step, allora la Lazio può davvero diventare pericolosa.
Forza Aquilotti. E’ tempo di crescere.
(Fonte: www.gazzettaregionale.it)