Spesso si fa fatica a trovare la profondità e sui calci piazzati
So già che storcerete la bocca per tanti motivi, tutti plausibili. Non ultimo, quello che mister Sarri non cambia mai in corsa.
Esprimo le mie motivazioni:
problema 1
alla squadra manca profondità in fase di possesso nell’area piccola, dove spesso i cross non trovano giocatori pronti a chiudere l’azione.
Molto spesso, con possesso palla nella ¾ avversaria, davanti al portiere c’è solo immobile, che poi sale per triangolare con Luis Alberto o il centrocampista di turno, lasciando totalmente sguarnito l’attacco. Salendo Immobile, accentra il giro palla laziale ed è un gioco da ragazzi per la squadra avversaria schierata chiudere gli spazi. Le punte davanti al portiere invece, tengono impegnate in retroguardia i 2 o 3 centrali difensivi avversari, tenendoli bassi e creando più spazi per gli inserimenti dei centrocampisti.
Problema 2
Nelle ripartenze avversarie, si lasciano sguarniti spazi che mettono in difficoltà la squadra (filtro dei 3 centrocampisti con Luis Alberto)
Problema 3
Dobbiamo sfruttare meglio i corner e le punizioni. Essere pericolosi sulle palle alte, quest’anno, per noi è diventato più difficile. E bisogna migliorare anche le capacità balistiche dalla punizioni. Le partite si vincono anche grazie ai calci piazzati.
Vedere i corner battuti con 2 uomini dalla lunetta solo per creare la “finta” del tiro interno o esterno, è un assurdo in quanto si perde un uomo in più sia in area, che a centrocampo o a ridosso dell’area, dove una eventuale respinta può essere calciata in porta mettendo in difficoltà l’avversario.
Fase di possesso col 4-3-1-2
Partendo dal 3 – 1 – 2 di centrocampo, si affida ai 3 un ruolo misto tecnico e di contenimento (quest’anno abbiamo i giocatori in grado di fare entrambe le fasi). Si affida il trequartista a Luis Alberto, più libero di svariare in fase più offensiva. Le 2 punte darebbero più profondità alla squadra, tenendo impegnata la linea difensiva avversaria in basso, lasciando più spazi per gli inserimenti dei centrocampisti che possono anche concludere dalla distanza.
L’eventuale gioco sulle fasce sarebbe supportato a turno dai terzini che salgono.
La presenza di Castellanos in attacco aumenterebbe le capacità balistiche sui colpi di testa della squadra, che quest’anno soffre senza Milinkovic Savic. A quel punto qualche cross in più potrebbe essere sfruttato meglio, mettendo in difficoltà gli avversari.
In fase di non possesso
Il trequartista andrebbe a coprire la fascia sinistra, mentre una punta andrebbe a coprire la destra. I 3 centrocampisti avrebbero più caratteristiche da incontristi rispetto a 3 centrocampisti con Luis Alberto.
Prima punta gioca Immobile o Castellanos mentre nel ruolo di seconda punta a destra possono alternarsi Castellanos e Felipe Anderson o Isaksen o Zaccagni, che può essere utilizzato anche da mezzala, ruolo che ha già fatto in passato.
In questo modo si consentirebbe a Luis Alberto di non sfiancarsi facendo la fase difensiva dei tre centrocampisti e gli consentirebbe di essere anche più lucido in una zona di campo un po’ più avanzata e trovandosi 2 terminali davanti e cioè le due punte.
Comunque, a mio modesto avviso, alla Lazio manca un centrocampista dalle spiccate doti aeree e di fisicità. Perdendo Milinkovic abbiamo perso tra l’altro la spizzata sui lanci del portiere, che ora il più delle volte finiscono per ridare il possesso all’avversario. Un tale centrocampista aumenterebbe anche le possibilità aeree sui corner o sulle punizioni.
Al di là delle mie “discutibili” divagazioni tattiche, ci si augura che il prima possibile la condizione fisica e tattica della squadra cresca in modo tale da riprendersi quei punti che diventano assolutamente importanti per riavviare il cammino in campionato. Dobbiamo puntare ai 6 punti nei prossimi incontri casalinghi con Monza e Torino, senza se e senza ma. Abbiamo le possibilità tecniche, fisiche e tattiche per poterlo fare, soprattutto dopo aver ritrovato la fiducia nella gara di Champions