Valentin Castellanos

S.S. Lazio, come un bel film Western: il Taty come Clint Eastwood

by Valentino Valentino
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La Lazio é come un bel film Western di Sergio Leone

La Lazio, vista ieri a Genova, é come un bel film Western. Scomodo, volutamente, il grande Sergio Leone e trovo somiglianze che mi fanno pensare a titoli e storie come “Il buono, il brutto e il cattivo” o “Per un pugno di dollari“.

La squadra biancoceleste ottiene una vittoria pesante, meritata e non scontata dopo l’eliminazione col Bodo Glimt e il trambusto degli ultimi giorni.

Rientra Castellanos, come un Clint Estwood all’ultimo duello, e la squadra ritrova una propulsione offensiva apprezzabile ed efficace. Da giovedì scorso, di Valentin (detto Taty) si è parlato per il rigore sbagliato e per la volontà di andare dal dischetto nonostante i crampi. In linea più generale viene duramente criticato perché non abbastanza “freddo sotto porta” e perché non segna quanto faceva Immobile.
Invece al sottoscritto piace tanto, come Clint. Vero non è il classico bomber, ma aiuta tanto la squadra e fa giocare meglio tutto il reparto d’attacco. Lotta, corre, rifinisce, pressa gli avversari senza dimenticare una tecnica non banale. Vince, come l’attore americano, il duello finale: quello che conta. Quello della sopravvivenza.

La Lazio é come un bel film recitato da Clint Eastwood

Castellanos sbaglia dei gol semplici? Sì,  certo. Però é un genio, che firma capolavori da stropicciarsi gli occhi: dal raffinato colpo di tacco al Bodo, alla perla da standing ovation di Marassi.  E’ tutto come un film che ti lascia attaccato alla poltrona del cinema fino ai titoli di coda.

E’ da applausi, cinematografici e non, anche per la costruzione del raddoppio. Bellissima l’imbucata di Rovella a premiare il movimento di Dia. Che gol.

La squadra. Bravi tutti per la risposta. Da formazione di carattere e personalità, che riapre per qualche giorno il sogno Champions League. Il “Film” prosegue e ci si avvicina al finale di pellicola. Con forte tensione ed adrenalina.

Dunque, mai mollare. Ci sono altri cinque “duelli” da fare e la Lazio ha ritrovato il suo pistolero da ultima sfida.

Coraggio fatti ammazzare“.

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