Qualità e quantità: la Lazio di mister Baroni ha creato una super diga mediana che sta facendo la differenza
Lazio, la qualità e quantità della sua super diga mediana – Che il mister Baroni abbia sin qui svolto uno straordinario lavoro all’ombra del Cupolone biancoceleste, è oramai sotto gli occhi di tutti. La sua “influenza” sta invadendo tutti i campi possibili e immaginabili; da quello psicologico, motivazionale, gestionale del gruppo ma anche dei singoli, fino a raggiungere anche quello della capacità di comunicare a 360 gradi con tutto l’ambiente.
QUESTIONE TATTICA
Ma è indubbio che il lavoro più atteso era quello del riscontro sul campo dei suoi dettami tecnico-tattici, alla luce della rivoluzione epocale subita dalla rosa a sua disposizione.
Al suo arrivo, ha subito sancito quali erano i suoi punti fermi: difesa a quattro e due esterni offensivi.
Il mister, con l’evoluzione ora per ora del lavoro svolto ad Auronzo di Cadore, ha inoltre individuato alcune accortezze strutturali che potessero regalare una certa solidità di squadra, senza rinunciare a quella fase offensiva che ormai fa parte del suo “mantra tattico”.
DAL 4-3-3 AL 4-2-3-1
Forse quella più importante è stata la creazione della mediana a due davanti alla difesa. Era importante creare una linea di centrocampo in grado di svolgere con semplicità sia la fase di non possesso proteggendo la squadra, che quella attiva, proponendosi in avanti grazie alla sua estrema dinamicità.
E questa prova tattica è diventata una certezza, via via che si approfondivano le conoscenze delle caratteristiche dei ragazzi a sua disposizione.
Da subito folgorato dal movimento di Guendouzi, si è col tempo convinto che anche Rovella potesse essere al suo fianco in questo ruolo. Ci è voluto qualche giorno in più, perchè il biondo milanese ha un po’ tardato a mostrare le sue qualità e la sua forma fisica.
GUENDOUZI, EVOLUZIONE DI UN “TOP”
Il grande movimento e qualità del francese forse, andava leggermente disciplinata dal punto di vista tattico. Quello visto l’anno scorso è stato il giocatore che ha retto la “baracca” del centrocampo, quando altri portavano poco fieno in cascina. Ma spostando un pizzico più indietro “Guendo”, il mister Baroni non ne ha affatto snaturato la sua dinamicità e il suo apporto anche in fase offensiva, facendolo diventare un fulcro imprescindibile per questa Lazio. Il giocatore sembra aver trovato più serenità, recuperando una certa tranquillità caratteriale da lui anche confermata in una recente intervista.
ROVELLA, CONSACRAZIONE DI UNA PROMESSA
Quello visto l’anno scorso aveva fatto intravedere a tratti delle buone qualità, ma la pubalgia non gli ha dato tregua. E questo era anche uno dei motivi per cui diversi addetti ai lavori dubitavano sul suo fattivo apporto fisico e tecnico alla squadra.
Ma superati i problemi fisici, è emerso un giocatore straordinario, che fa del movimento perenne e della qualità tecnica il suo marchio di fabbrica. Inoltre, a dispetto del suo non “impostato” aspetto fisico, si sta dimostrando una spina nel fianco degli avversari in fase di recupero palloni e dei contrasti.
Una coppia che sta attirando tanta attenzione da tutti gli addetti ai lavori, e che sta facendo le fortune di questa Lazio, la quale sta straordinariamente stravolgendo in positivo tutto l’ambiente.
In attesa che la società affianchi a Vecino (anche lui elemento importante in quella zona di campo) un altro giocatore di valore per dare respiro ai due ragazzi, noi continuiamo a goderci appieno questa Lazio delle meraviglie!