Sassuolo Lazio arbitro

Non lasciamo sola la Lazio

by Luca Belardi
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Basta con questi torti

In questo momento storico, il tifoso biancoceleste ha il dovere di stare il più possibile vicino alla squadra. Lontane, troppo lontane sembrano invece le istituzioni calcistiche, e ciò che è accaduto sabato a Milano lo dimostra chiaramente. L’episodio più grave riguarda il calcio di rigore negato alla Lazio. L’arbitro è rimasto sette minuti davanti al VAR, richiamato dall’attenzione del designatore, segno evidente che l’azione necessitava di un chiarimento. Ma invece di riconoscere il rigore, si è arrivati a individuare un presunto fallo di Marusic sul giocatore del Milan.
Un fallo inesistente, fischiato solo per coprire un rigore che c’era e che non è stato concesso. Un modo di procedere che lascia sconcertati e mina la credibilità del sistema.

 

Lazio Sarri

Maurizio Sarri a Formello (foto: Profilo X SS Lazio)

La Lazio va tutelata

Episodi come questo confermano una sensazione ormai diffusa: in sede istituzionale, la Lazio non conta nulla. Qualche settimana fa la società aveva richiamato Sarri al silenzio perché aveva criticato la classe arbitrale, arrivando persino a chiedere arbitri stranieri per garantire maggiore equilibrio nelle designazioni. Sabato, però, è accaduto l’ennesimo torto, e la società ha preferito restare in silenzio. Un silenzio che pesa, che stride con la linea tenuta solo poche settimane fa. Che racconta la grande confusione che regna oggi nel mondo Lazio. Ed è proprio per questo che, ora più che mai, servono unità e compattezza.
A tirare fuori la Lazio da questo momento difficile potranno essere solo Sarri, la squadra e soprattutto il popolo biancoceleste, chiamato a stringersi attorno ai propri colori.

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