L’ennesima “faccia” di un allenatore che non finisce mai di stupire. Mister Baroni, fare bene di necessità virtù
Mister Baroni, fare bene di necessità virtù – Non sarà sfuggito a tanti tifosi e addetti ai lavori, che questa volta la Lazio abbia impostato una gara conseguenziale alla evoluzione presumibile del suo stato fisico. Nel secondo tempo infatti, la squadra ha palesato in diversi elementi una certa stanchezza, che si riverberava ovviamente in una fase offensiva non brillante e limitata.
La Lazio, insomma, ha saputo soffrire anche relativamente, impostando una gara di attesa, con il Monza anche lui predisposto alla ricerca di un disperato e difficile pareggio.
IL TURNOVER RIDOTTO
Questa volta mister Baroni, ha adottato un turnover molto meno importante rispetto alle precedenti occasioni. Difatti, al contrario della consuetudine cui ci aveva abituati, ha utilizzato in Brianza diversi giocatori che avevano nelle gambe tutta la partita di giovedì scorso contro il Porto, e cioè:
- Marusic, 97 minuti col Porto e 95 minuti a Monza
- Romagnoli, anche lui ha giocato tutte le partite, sia giovedì che domenica a Monza
- Guendouzi, 97 minuti col Porto e 92 minuti a Monza, sostituito da Gigot
- Vecino, in campo per entrambe le partite senza essere sostituito
- Pedro, 97 minuti col Porto e 60 minuti a Monza, sostituito da Isaksen
Altri calciatori avevano comunque giocato un’importante fetta della partita col Porto:
- Tavares, 88 minuti col Porto e 71 minuti a Monza, sostituito da Pellegrini
- Zaccagni, 71 minuti col Porto e 74 minuti col Monza, sostituito da Noslin
A parte Provedel, l’unico assente col Porto, tutti i giocatori utilizzati a Monza, compresi anche i subentrati nel corso della partita, avevano giocato scampoli più o meno importanti della partita di Europa League.
FARE BENE DI NECESSITA’ VIRTU’
E’ per questo che Baroni, affidandosi ai giocatori più performanti tecnicamente ma più impegnati come minutaggio in settimana, ha impostato una gara più accorta, con i 3 centrali di centrocampo, prevedendo un appannamento fisico che si è puntualmente verificato.
Una Lazio diversa dal solito, che è stata in grado di reggere agevolmente il ritorno del Monza nella seconda metà della seconda frazione. Una Lazio che ha dovuto fare di necessità virtù. L’ennesima Lazio, di un allenatore che cambia spesso, ma che è in grado di modificare i fattori e le tattiche in gioco, pur senza cambiare il risultato finale.
L’ennesimo “chapeau” di tutti gli addetti ai lavori e non, meritato per il nostro grande mister Baroni!