Lazio: il comandante ci ricasca

Lazio – il capitolo Sarri-bis inizia con un tonfo sordo le cui onde di propagazione rischiano di far crollare il castello di carte eretto all’interno di Formello.

La società lo ha rifatto, un anno e mezzo dopo, incurante del passato e dei possibili ribaltoni a cui il comandante ha già dimostrato di mettere atto.

Il modus operandi tanto decantato dal presidente Lotito questa volta ha mancato di stile nel convincere, con inganno, il tecnico toscano a sposare di nuovo la causa biancoceleste, accettando la presenza di ostacoli che, secondo quanto assicurato dallo stesso presidente, sarebbero stati evitati in modo semplice.

Di irrisorio invece, nella situazione che addensa le nubi sulla stabilità economica della Lazio, c’è poco o nulla. La Covisoc ha bloccato il mercato in entrata alla società, informata, secondo quanto riporta l’edizione odierna de Il Messaggero, gia dallo scorso 26 maggio.

Lazio, il futuro di Sarri in dubbio

Maurizio Sarri: profilo X @officialsslazio

L’esclusione dalle coppe ha chiuso i rubinetti dei ricavi per la Lazio che accusa il passivo di ben tre parametri vincolanti. Un ridimensionamento mai toccato nei 21 anni di gestione Lotito ed omesso allo stesso Sarri, irato dalla situazione che rischia di mandare all’aria i piani stabiliti al momento della firma.

Perseverare è diabolico e questa volta la società potrebbe aver compiuto un passo troppo più lungo della gamba. Il tecnico di Castelfranco sembra prossimo ad aprire a scenari catastrofici: il mercato in entrata è bloccato e lo resterà fino al 30 settembre, a meno di dolorose cessioni o investimenti di capitale da 100 milioni di euro che Lotito non può permettersi.

Il comandante ha bisogno degli innesti promessi per poter garantire cambiamenti. La coperta in casa Lazio è corta e rischia di volare via per mano dello stesso Sarri, tornato a riprendere per mano la squadra e ed i tifosi, ma forse già con un piede verso l’uscita di sicurezza.