Lazio, il capitano Zaccagni rapito dalla lazialità

Dopo l’addio di Ciro Immobile, Mattia Zaccagni ha ricevuto l’investitura di capitano della Lazio: un responsabilità non da poco in una situazione che non era delle migliori. Si può dire che la squadra, solo qualche mese fa, non godeva certo di tranquillità e ottimismo dopo l’addio di Sarri e di Tudor nella stagione 23/24. Con la partenza di Immobile poi, si era creata una zona oscura, una fase di transizione che ha scatenato non poche polemiche su chi dovesse indossare un’eredità così importante. Mister Baroni ha eletto l’ex giocatore del Verona e andando ad esaminare i primi mesi della stagione in corso, non possiamo che dargli ragione. L’arciere è stato raggiunto dalla penna del Corriere dello Sport.

Lazio, Zaccagni e il suo affetto per questa maglia: “La Curva e i tifosi trasmettono passione”

All’interno della lunga intervista al CdS, hanno colpito sicuramente le parole di Zaccagni sul tema della lazialità:

“Mi sono affezionato a questa squadra, ho anche la responsabilità della fascia da capitano. Sento l’esigenza di aiutare i ragazzi più giovani. È bello e coinvolgente vincere all’Olimpico, la Curva e tutti i tifosi trasmettono passione, bramosia di indossare la maglia. C’è grande passione sul rettangolo di gioco e giocare per la Lazio è diverso. Ti fa entrare nella passione dei tifosi. Ti conduce a essere tifoso di questa storia e di questa maglia”