Lazio, scudetto 1915: le parole dell’avvocato Mignogna
Una vicenda paradossale che continua a far parlare di sé e che sembra non interessare i vertici del calcio italiano. La storia infinita dell’assegnazione dello scudetto del 1915 alla Lazio dura oramai da ben otto anni nonostante ci siano documenti chiari che avvalorano la tesi che sin dall’inizio sta portando avanti l’avvocato Mignogna.
Il legale, che non molla di un millimetro, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano online “Il Laziale” ribadendo con fermezza la rivendicazione di un titolo palesemente usurpato ai biancocelesti. Ecco uno stralcio dell’intervista:
“Il titolo di Campione d’Italia 1914-15 non è mai stato ufficialmente assegnato. Non lo dico io, lo dicono le carte. Per questo resto fiducioso, non si potrà protrarre all’infinito una grave situazione di perdurante illegalità sportiva. La Lazio del 1914-15 fu Campione Centro-Meridionale, così come il Genoa in quella stagione fu senz’altro Campione Settentrionale. Lo sbocco logico di questa controversia, pertanto, non può che essere l’ex aequo ai rossoblù ed ai biancazzurri”.
“Lasciare? Ma neanche per sogno! Questa battaglia dura oramai da otto lunghissimi anni, è un arco temporale incomprensibile, che non può trovare più giustificazioni. Sin da quando lanciai l’idea dell’assegnazione ex aequo ho sempre avuto la percezione che più di qualcuno si volesse mettere di traverso. Ma tutta questo ostracismo non mi ha affatto fiaccato. Pertanto direi che un pò come a “Lascia o raddoppia” sono pronto a raddoppiare, se non anche a triplicare, le mie energie e le mie iniziative”.