Lazio: una spaccatura difficile da sanare
Lazio – Anche gli amori più grandi, a volte, possono terminare e quello tra la Lazio e Alessio Romagnoli sembra prossimo alla conclusione di un’avventura breve, ma molto intensa.
Il rapporto con la società non è mai esploso davvero, trovando un punto di non ritorno dopo il secondo posto raggiunto nel 2023 e la conseguente qualificazione in Champions League, traguardo che avrebbe dovuto garantire al numero 13 il rinnovo a cifre più alte. Avrebbe, appunto, perchè da allora la società sembra non aver più bussato alla porta dell’ex Milan.
L’intesa trovata nell’estate del 2022 è stata possibile grazie al notevole sacrificio economico accettato dal centrale, passato dai 6 milioni di euro percepiti in rossonero a 3 l’anno garantiti da Lotito. Un passo indietro compiuto per amore, ma che non ha mai ricevuto il giusto riconoscimento nel corso degli anni.
Lazio: Romagnoli e non solo…
Esultanza Lazio
Sembra arrivato il tempo di riflettere, il cuore è legato all’ambiente attraverso radici forti, ma l’idea di dare ascolto alle sirene estere balena da tempo nei pensieri del difensore. Dopo una stagione da assoluto protagonista, secondo quanto riporta Il Corriere dello Sport, per Romagnoli sembra arrivato il tempo di salutare la propria fede e continuare la carriera altrove.
In estate la società darà vita ad una nuova rivoluzione che vedrà, con molta probabilità, diverse uscite illustri. Tra chi ha deluso (vedi Tchaouna e Noslin) e chi potrà essere sacrificato per fare cassa (Guendouzi Gila e Tavares su tutti), Fabiani è chiamato ad affrontare una mole di lavoro notevole che, in caso di mancata qualificazione in Champions League, rischia di veder ridimensionare il potenziale tecnico dell’organico biancoceleste.
