Alessio Romagnoli, quella “13” sulle spalle che sa di déjà-vu

Lazio – La stagione che sta per finire ha visto fin’ora una Lazio protagonista.

La qualificazione in Champions League e il “quasi” accesso alle final four della prossima Supercoppa Italiana, sono il giusto premio per quanto visto in campo.

Grande merito del traguardo raggiunto va dato però al reparto difensivo, fiore all’occhiello del gioco e della  Lazio di Maurizio Sarri.

Proprio grazie al mister toscano, che ha creduto in lui dal primo giorno, Alessio Romagnoli ha ritrovato se stesso.

Il centrale di Anzio, tifoso da sempre biancoceleste, la scorsa estate pur di tornare “a casa” ha rifiutato ingaggi molto più importanti.

Si è rimesso in gioco, dopo aver vinto un campionato da capitano del Milan (seppur da riserva), ed ha dato sicurezza ad un reparto che è il migliore in Italia, dopo quello del Napoli.

Alessio ora, vuole seguire le orme del suo mito, Alessandro Nesta.

Quella 13 sulle spalle, dedicata a lui, è solo l’inizio del percorso, ora vuole prendersi la Lazio definitivamente e guidarla nell’Europa che conta, e chissà, magari alzare un trofeo con la fascia da capitano al braccio, pensiero che sa un po’ di déjà-vu.