Lazio, tutto fermo: rinnovi congelati anche per il ds Fabiani
LAZIO- FABIANI- RINNOVI. La Lazio si ferma. O, più precisamente, si congela. In un clima surreale da “tutto fermo per mancanza di fondi o idee”, non solo i giocatori ma anche i dirigenti restano appesi a un filo. Tra i nomi coinvolti nel grande stallo biancoceleste c’è anche quello di Angelo Fabiani, il direttore sportivo arrivato con grandi ambizioni e un contratto quadriennale firmato nel 2023.
Un accordo valido fino al 2027 che, secondo Il Messaggero, avrebbe dovuto essere rivisto — magari premiando il suo crescente ruolo nelle scelte tecniche e societarie. Ma al momento le “intenzioni” restano tali: buone solo per i comunicati, inutili nella realtà.
Il motivo? Sempre lo stesso, da anni: Claudio Lotito. Il presidente deve prima risolvere il nodo (ormai cronico) di un mercato paralizzato, gestito con tempistiche e strategie che lasciano perplessi anche i più pazienti tra i tifosi. Fino a quando il quadro non sarà chiaro — ammesso che lo diventi mai — niente ritocchi, rinnovi o pianificazione. Fabiani può aspettare, così come Romagnoli, Gila e chiunque altro abbia ancora il coraggio di legarsi a lungo termine a un progetto che al momento… progetto non è.
La sensazione? Che a Formello regni l’immobilismo più assoluto, condito da promesse mai mantenute e da una gestione che continua a oscillare tra l’improvvisazione e il “si vedrà”. Ma intanto il tempo passa, e la Lazio resta sospesa in un limbo dove anche programmare un rinnovo diventa un’operazione impossibile.