Blackout Lazio inaspettato. Reagire subito imparando dagli errori commessi
Lazio – Quanto visto ieri sera fa tornare in mente i fantasmi del passato, quando i biancocelesti si arrendevano all’avversario di turno senza combattere, senza reagire, senza un briciolo di orgoglio e di senso di appartenenza. Una sconfitta amara che con l’Inter certamente ci può stare, ma il non aver reagito davanti alla tifoseria che è accorsa in massa allo stadio, lascia tutti preoccupati nonché sgomenti.
La Lazio che abbiamo ammirato in questa prima parte di stagione, non è quella vista ieri sera, non è neanche lontana parente di ciò che siamo stati abituati a vedere. Le domande che ci siamo posti un po’ tutti sono diverse: cosa è scattato nella testa dei giocatori? Cosa ha provocato il click che ha spento la squadra? Perché basta un episodio negativo a provocare nervosismo?
Domande a cui oggi, alla ripresa degli allenamenti, i giocatori devono rispondere e il tecnico Baroni, che ieri sera si è assunto la responsabilità di una debacle umiliante, deve pretendere dai suoi ragazzi che difende sempre davanti a tutti.
Il campanello di allarme era suonato a Parma dove, dopo il gol annullato a Rovella, la Lazio sbaglia e subisce una rete. Certo, in terra emiliana la reazione c’è stata eccome. Il portiere Suzuki è stato il miglior in campo sventando almeno tre occasioni nettissime, oltre ad alcuni salvataggi sulla linea che non ci hanno permesso di pareggiare.
Ieri invece il nulla! Dopo la prima mezz’ora fatta decisamente bene, la Lazio sparisce dal campo e si consegna all’Inter dell’ex Inzaghi. Una resa inspiegabile che deve essere analizzata a fondo subito, da cui poi ripartire più decisi e più forti di prima.