calciomercato lazio

Lazio, quello che gli altri non dicono: un capolavoro firmato Sarri

by Patrizio Trecca
0 comment Maurizio Sarri / Photo Nicolò Campo / Insidefoto

Lazio, quello di Sarri è stato un capolavoro

È approdato alla Lazio quasi improvvisamente, come a vestire i panni di un uomo che avrebbe dovuto curare lo squarcio apertosi dopo l’addio amaro di Simone Inzaghi: un tale chiamato Maurizio Sarri.
E dire che di fama ne aveva già raccolta in passato, con uno scudetto sfiorato a Napoli, un campionato vinto con la Juventus e una Europa League conquistata a Londra. Tutto questo non è mai bastato ai più scettici che, inoltre, si sono sentiti confortati da un avvio con la Lazio piuttosto discutibile. I guerrieri però si formano sulle ossa rotte e sulle cicatrici degli errori commessi, gli stessi che in altre zone di Roma venivano giustificati e quasi osannati.

Da una parte lo Special One, dall’altra una maestro di calcio mal digerito per la sua schiettezza e il suo essere “ruspante”. La Lazio del 2021 si avviava a una metamorfosi camaleontica che nessun altro avrebbe potuto gestire e che, probabilmente, nessun’altra tifoseria avrebbe saputo supportare. A suon di 4-0 subiti Maurizio Sarri non ha mai schivato le critiche, anteponendo la Lazio alla sua persona e al suo mestiere, parlando spesso di un popolo che meritava molto di più.

Dodici mesi fa suonava quasi come una promessa e allo stesso tempo come un monito per i più accorti. La Lazio è tradizione e si tramanda, fondando le radici in quel Latium Vetus dove Enea approdò benedetto da Venere, madre e Dea di una bellezza indiscussa. “Aprite le porte alla bellezza” recitava il video di benvenuto promosso dalla Società Sportiva Lazio: tutto era pronto per cominciare a costruire. Sopravvivere non bastava più!

Definito Comandante forse con troppa semplicità, Maurizio Sarri è stato un leader e un padre per quelli che erano ragazzi, ora diventati adulti e che, con non pochi sforzi, dovranno diventare grandi. Con i colori del Mito e le storie di nonni e padri, Sarri ha capito la lazialità, gli è entrata nel sangue e l’ha portata davanti agli occhi di tutti, senza nascondersi dalle telecamere e dai microfoni.

Quello che gli altri non dicono però è il racconto di una squadra capace di raggiungere il secondo posto in campionato grazie ai propri valori, non certo per merito di una rosa lunga e ben strutturata. Il Mito Lazio comincia a disturbare e mentre i vinti vengono dipinti come vittime, da qualche parte nel mondo è approdato un Eroe silenzioso. La storia non è fatta solo di vinti e vincitori, ma anche e soprattutto di eroi capaci di mettersi in mare in piena tempesta. Probabilmente è una storia che non fa click, oppure è troppo invidiabile per essere decretata come storia più bella della stagione 2022/23.

La Lazio non ha avuto bisogno di dollari e bandiere straniere, si è imposta col bel gioco e con lo spirito di abnegazione di 11 ragazzi e di un maestro, ma, perché no, anche per merito di una scelta vincente da parte della società. Non ne sentiremo parlare sui giornali, potremo solo tramandarla con le nostre storie e i nostri scatti.

Potrebbe interessarti

Leave a Comment

Logo Laziolive.tv

©2023 Tutti i diritti riservati Lazio Live TV

Testata Giornalistica - Autorizzazione Tribunale di Roma n°85/2022 - Direttore Responsabile: Francesco Vergovich