Lazio, Lotito a Radio Radio: La Lazio dal funerale alla Champions con me”.
Il presidente biancoceleste Claudio Lotito, intervenuto ai microfoni di Radio Radio, ha spaziato su vari argomenti, dalla sua campagna elettorale, alla Lazio.
Le sue parole.
PAROLE– «E’ stata una campagna basata sul rapporto umano, le ideologie sono superate e la gente vuole soluzioni alla quotidianità.
Chi è stato eletto deve rappresentare le persone e deve agire nell’interesse esclusivo della collettività.
Bisogna evitare che la res pubblica, si trasformi in res privata. La politica troppo spesso si è allontanata dal bisogno della gente, per poi chiedere nuova fiducia senza averne rispettato i bisogni.
Quando presi la Lazio, dico sempre, l’ho presa al suo funerale con l’obiettivo di portarla in Coppa Campioni e ci sono riuscito, così come la Salernitana in Serie A.
Ho fatto tutto ciò con le mie aziende nel rispetto anche dei dipendenti, perché senza di loro non esisterebbero nemmeno.
L’imprenditore è colui che è capace di investire e usare l’utile per migliorare l’azienda, sennò siamo solo ‘prenditori’.
La società funziona come una grande azienda che deve lavorare nel rispetto dell’essere umano.
Io non vendo sogni, ma solide realtà, dobbiamo dare cose concrete, cose tangibili alle persone che ci hanno delegati»
SUL LAVORO DI SQUADRA– «Il lavoro di squadra è fondamentale, da soli non si va da nessuna parte, neanche se si hanno i mezzi e le idee.
Bisogna avere persone che agiscono con la finalità di vincere.
In una squadra di calcio se uno spogliatoio è unito, compatto, determinato vince sempre, aldilà delle qualità tecniche, che contano sicuramente.
Non è facile mettere in piedi una squadra, serve esperienza e capacità nell’individuare le persone, oltre al sacrificio verso gli altri, essenziale per chi fa il politico »
LA GIUSTIZIA-«La giustizia? L’efficienza della giustizia è fondamentale soprattutto dal punto di vista di tempistica, non basta che arrivi, deve avvenire anche con celerità.
L’efficientare la giustizia è rispetto per la dignità e la libertà di un individuo che resta indagato per molto tempo, anche perché in Italia esserlo significa essere colpevoli »
SULLO STADIO FLAMINIO-«lI Flaminio? Mi interessa tutto ciò che porta miglioramento.
La Lazio ha bisogno di una casa, di uno stadio: il Flaminio è un’idea che può trasformarsi in fatti concreti.
Per realizzarsi deve avere la possibilità di concretizzarsi su tre elementi principali: la capienza, oggi chiaramente è limitata essendo 16.500 spettatori, in base alle norme sulla sicurezza attualmente vigenti e dovrebbe arrivare almeno a 40/45.000 spettatori;
una copertura, perché sarebbe anacronistico andare allo Stadio e portarsi l’ombrello;
la terza cosa sono i parcheggi e le infrastruttureche permettono di raggiungere con facilità e celerità il sito.
Sono elementi indispensabili. Se ci fossero queste condizioni, interviene il gioco di squadra per vedere se ci sono le possibilità dal punto di visto normativo e attuativo di questi aspetti »