La Lazio e il Flaminio, depositato ufficialmente al comune l’atto targato Lazio Ecco le parole del Ministro Abodi sui progetti in corso
Lazio e Flaminio, le parole del Min. Abodi – Mentre un altro atto ufficiale è stato compiuto dalla Lazio, che ha depositato presso il Comune di Roma la lettera che illustra il piano di recupero del Flaminio, si registra la curiosità non solo dei tifosi biancocelesti sul progetto.
Un atto formale non da poco, viste le tante righe scorse a fiumi nei mesi precedenti sulla questione. Siamo quindi passati ai fatti formali, anche se questo non dà garanzie certe sull’esito finale della vicenda. Ma sicuramente è un ottimo inizio, sia per la città di Roma, che per i tifosi della società più longeva della capitale.
IL MINISTRO ABODI SEGUE I PROGETTI A LIVELLO NAZIONALE
Tra i più interessati alla questione, non solo per questo progetto ma anche per altri stadi d’Italia, c’è il Ministro per lo sport e i Giovani, Andrea Abodi (nella foto, a destra).
E non certo per la sua notoria fede calcistica dai colori biancocelesti, ma per atti formali e sostanziali che hanno a che fare con l’incarico importantissimo che ricopre.
L’OCCASIONE FORMALE PER STRINGERE I TEMPI
Infatti, in vista degli Europei del 2032 affidati all’Italia in coabitazione con la Turchia, abbiamo tempi ristretti da mantenere. Fino a fine 2026, bisogna presentare massimo dieci candidature di impianti, da cui scegliere i 5 finali. L’unica certezza italiana, a oggi, è data dall’Allianz Stadium di Torino, lo stadio della Juventus.
LE PAROLE DEL MINISTRO
A margine della rassegna Atreju 2024 avvenuta al Circo Massimo, queste sono le sue parole:
“Ogni progetto che nasce e ha una sua concretezza e prospettiva di realizzabilità, un contributo all’ammodernamento del sistema stadi, stiamo lavorando a 10 dossier. Quello della Lazio è in fase iniziale, altri sono iter attivati con piani di fattibilità che si stanno sviluppando e stiamo valutando la capacità finanziaria di coinvestire. L’idea del coinvestimento avrà un rendimento che verrà ulteriormente reinvestito su infrastrutture sociali del territorio. Non metteremo fondo perduto, ma equity che avrà un rendimento del 3-4% che verrà reinvestito. Ci auguriamo che il progetto della Lazio vada avanti così come gli altri, Milano, Napoli, Verona, Genova, Firenze, Bologna, Cagliari, Parma, Palermo. Stiamo passando dagli impegni e gli auspici ai fatti”.
La parola ora passa ai tecnici, ai promotori del progetto, agli sponsor e alla volontà comune di portare a casa una impresa storica per la città di Roma e per il futuro della Lazio.
Fonti Fanpage.it lalaziosiamonoi.it