Lazio, con l’addio del ds si apre un nuovo progetto
Lazio – Stasera contro l’Empoli non sarà solo l’ultima partita in stagione per la Lazio, ma molto probabilmente sarà anche l’ultima apparizione come direttore sportivo biancoceleste per Igli Tare.
Un rapporto, quello con il ds albanese, che dura da esattamente 18 anni, di cui i primi 3 trascorsi come calciatore.
Il ruolo di direttore sportivo, Tare, lo riceve nel luglio del 2008, dopo l’addio di Sabatini. Lotito affida l’incarico all’ex attaccante, ed inizialmente la fiducia, viene ripagata con colpi di prestigio.
Infatti nella stagione successiva, con Lazio in piena lotta retrocessione, durante il mercato invernale, il nuovo ds si rende protagonista di una serie di colpi poi rivelatisi decisivi per salvare la stagione, tra cui: Biava, André Dias, Hitzlsperger e Sergio Floccari.
Negli anni a venire tante sono state le intuizioni di Tare, tra le più importanti ricordiamo: Felipe Anderson, Lulic, Klose, Candreva, De Vrij, Milinkovic, Luis Alberto e Ciro Immobile.
Tanti purtroppo sono stati anche i flop, specialmente negli ultimi 5 anni, periodo in cui Tare, paradossalmente, avendo più disponibilità economica per cercare possibili talenti, ha buttato all’aria soldoni per acqusti poi rivelatisi completamente inutili alla causa.
Ora con il suo addio inizia un nuovo progetto, che vede Maurizio Sarri protagonista sia dell’area tecnica che in campo. Intorno avrà uomini di fiducia, tra cui Picchioni, Fabiani e Calveri.
La Lazio avrà una nuova veste, l’auspicio è quello che si possa finalmente fare quel salto di qualità che aspettiamo da tanto tempo.