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Cara Lazio, non mi merito di perdere tanti anni di vita
Cara Lazio, perdere tanti anni di vita non è quello che mi merito. Ma è quel che mi spetta, tifando la squadra che sostengo da quasi sessanta anni.
Punto fermo: ieri sera dovevi vincere. No mobilità, no carattere e no crescita. Vincere. Il resto era ed è solo fuffa. La Lazio ha vinto e per me lo ha fatto da grande squadra di carattere. Il campo era di quelli infami e come sempre, vi ci potete giocare uno stipendio, quando si gioca contro di noi è sempre un buon motivo per fare la partita della vita. E così è anche contro questi avversari.
Da Mina a Marelli, sono tutti nelle loro postazioni. Il primo odia la Lazio, il secondo pure. Il Cagliari presenta anche un romanista in rosa e svariate carriere fallite in cerca d’autore. Mancante, ieri, il gol in rovesciata di Pavoletti sotto al sette al 97esimo, beh, possiamo esultare!
Per la Lazio bene tutti, anche se (nonostante lo dica, credetemi) in porta abbiamo un problema. Non da oggi, ma da inizio stagione.
Cara Lazio, nessuno vuole perdere un sogno
Menzione d’onore per Hysaj (grande per atteggiamento e concretezza), Rovella e Guendouzi, che domina anche quando c’è da sudare e sgomitare.
La realtà ci dice che potevamo fargliene tre o quattro. Ma per i motivi di cui sopra (giocatevi uno stipendio) Caprile è Gigi Buffon. Finalmente, oltre a chi ha segnato, benissimo Romagnoli, dopo un po’ di tempo.
Da casa, ieri, c’era mezza Italia a gufare la nostra partita e la nostra squadra. Per svariati motivi.
A proposito di partite: ora ne abbiamo due attaccate, in casa. Riempiamo lo stadio e ritroviamo ferocia, convinzione ed entusiasmo.
Chi non lotta è un venduto e non si può dir Laziale. Avanti, cara Lazio.