Lazio, le tappe di un’annata da sogno
La Lazio, a meno di clamorosi ribaltoni da parte della giustizia federale, parteciperà alla fase a gironi della prossima Champions League,
Un traguardo inseguito e ottenuto contro ogni pronostico che, a inizio anno, ci dava fuori dalle prime 5 posizioni.
Per trovare il primo momento chiave della stagione non bisogna cercare molto distante, anzi, bastano i primi 4 minuti del match d’esordio in campionato.
Quasi come una premonizione già scritta, la Lazio alla prima giornata affronta il Bologna di Sinisa Mihajlovic, abbracciato dalla “sua” curva nord, che fa in tempo a dedicargli un ultimo saluto, prima della prematura scomparsa a dicembre.
Che finimondo per quel portiere biondo –
La prima decisione importante della stagione la prende (involontariamente) Maximiano. Il portiere appena acquistato dal Granada per ben 11 milioni di euro, impiega esattamente 3 minuti e 53 secondi per cambiare le sorti del campionato.
In un uscita bassa al limite dell’area, prende il pallone, appena fuori, con le mani, l’azione poi rivista al var, vale l’espulsione per il portiere e il conseguente esordio di Ivan Provedel. Il resto è storia, il record di 20 clean-sheet in serie A è solo la ciliegina sulla torta di una stagione tanto incredibile quanto inaspettata per lui.
Tris di poker – uno dei momenti di più estro della stagione della Lazio è a cavallo tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre. con 3 vittorie consecutive in campionato, la Lazio batte in sequenza Cremonese, Spezia e Fiorentina per 4-0, mostrando giocate di “sarrismo” che fanno stropicciare gli occhi dei tifosi.
BIG match – quello che succede alla Lazio è una sorta di “effetto Robin Hood” ruba ai ricchi per dare ai poveri. La Lazio infatti vince almeno una partita con tutte le Big, addirittura facendo en-plein di derby, per poi dilapidare tutto con le medio-piccole. Un andamento insolito che ha rischiato di far perdere le chance Champions in più di un occasione.
Udinese – quella di ieri sera a Udine è stata LA vittoria, fondamentale per scacciare la crisi che sembrava aver preso il sopravvento dopo il Torino; provvidenziale per lo spirito della squadra e le casse della società e infine salutare per i tifosi, che non hanno mai fatto mancare il loro supporto, soprattutto nel momento piu difficile.
Ora è festa, la Lazio è in Champions e domenica contro la Cremonese i tifosi andranno allo stadio con un animo più leggero e migliaia di sciarpe biancazzurre al collo pronte per essere alzate al cielo.