Lazio: il comune boccia il progetto di Roma Nuoto
Flaminio– Ora tocca alla Lazio. Il comune di Roma ha messo da parte il progetto presentato da Roma Nuoto, definito come: “Proposta che non restituisce alla città la funzione primaria per la quale la struttura è stata progettata, quella di Stadio“. Non c’è l’interesse pubblico da parte della giunta Gualtieri, nonostante l’idea di un bacino polisportivo all’interno dell’impianto abbia ottenuto il lasciapassare durante la conferenza dei servizi.
Proprio quest’ultima circostanza è l’appiglio a cui gli esponenti di Roma Nuoto si legano per provare a riaprire un discorso che ora sembra volgere esclusivamente verso l’idea di Lotito.
Il progetto Flaminio come stadio della Lazio è un pensiero che sembra prendere sempre più sembianze solide, mettendo davanti al club biancoceleste un’autostrada da percorrere passo dopo passo.
Lazio: dalla pre-fattibilità alla conferenza dei servizi
Secondo quanto riporta Il Corriere dello Sport, con il nuovo codice degli appalti non sarebbe stato possibile avviare in contemporanea due conferenze dei servizi, è così che se la Roma Nuoto avesse ottenuto l’ok dal pubblico interesse per la Lazio i giochi si sarebbero chiusi in anticipo.
Ora però lo scenario cambia. Lotito attende il proprio turno senza pressioni. Nonostante la promessa di ricorso, per Roma Nuoto la pista Flaminio sembra ormai accantonata, lasciando ai biancocelesti campo libero per coronare un sogno ambito da tutti.
Il prossimo passo sarà proprio la valutazione del progetto attraverso la conferenza dei servizi, step che, se oltrepassato in modo positivo, porterà poi Lotito davanti al pubblico interesse, ostacolo determinante per ottenere l’ok da parte del Comune di Roma e continuare il cammino lungo un’autostrada che potrebbe volgere verso una dolcissima pendenza.