Lazio: dura presa di posizione da parte del comune veneto
Lazio – Termina oggi il ritiro della squadra biancoceleste che si appresta a salutare definitivamente Auronzo di Cadore come meta estiva per preparare la stagione.
A confermare la separazione è il sindaco del comune cadorino che ha espresso tutto il suo scontento nel continuare ad ospitare la Lazio, dopo 17 anni di connubio: “Quest’anno non si sono realizzate le cose che ci eravamo prefissati di mettere in campo. Il Comune ha fatto tutto il suo ed è andato anche oltre quello che era il mandato biennale, che abbiamo conferito all’azienda che si occupa del ritiro. Sono loro a non aver realizzato il loro scopo. Bisogna anche avere il coraggio di dire queste cose. Stiamo anche valutando nuove strade, perché abbiamo un campo sportivo che è un’eccellenza e ci sono tutti i presupposti per andare a cercare anche altri interessati a venire da noi.”
“Anche perché il ritiro della Lazio costa alle casse comunali 40 mila euro al giorno e per questo si fermano tutte le attività che il Comune dovrebbe mandare avanti, dalle manutenzioni, agli interventi ambientali, il rifacimento delle strisce pedonali; di fatto sacrifichiamo due mesi di lavori pubblici degli operai del Comune per fare 12 giorni di ritiro. Per questo dico che i tempi sono maturi per dire che il Comune deve fare il Comune”.
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“Per quanto riguarda i costi che ha citato il Sindaco, sono a me sconosciuti; perché abbiamo ricevuto tra hotel, il lavoro della mia società e quello che dobbiamo dare alla Lazio un importo comprensivo di IVA di circa 310.000 euro. Tutti gli altri servizi sono stati pagati da me, ad eccezione della frutta e dell’acqua al campo, che possono essere 1.500 euro, e delle pulizie che vengono fatte negli spogliatoi del centro sportivo, che non credo possano superare i 5.000 euro, oltre al pullman che porta la Lazio da Venezia ad Auronzo e da Auronzo a Venezia.”
“Tutte le altre spese inerenti alla tribuna, ai bagni chimici, al piano di sicurezza, perché quest’anno il Comune si è defilato dall’organizzatore di tutto ciò, è a carico della Media Sports Event Group. Quindi mi sono dovuto sobbarcare oneri e impegni, che fino all’anno scorso non erano di mia competenza, pur di fare questo ritiro; perché vogliamo bene alla città di Auronzo, a tutta la Val d’Ansiei e a tutto il Cadore. Rimango quindi basito dalle parole del sindaco. La Lazio ama Auronzo di Cadore, ma se non ci vogliono non stiamo qui a dispetto dei santi.”
“Ho portato al sindaco una relazione fatta da uno studio importante di Roma, che dice che negli ultimi 15 anni i tifosi e tutto l’indotto hanno portato oltre 56 milioni di euro ad Auronzo e nel Cadore. Rimango quindi perplesso, perché credo che siamo una delle società più importanti d’Italia, portiamo tantissimi tifosi, tantissimi tifosi amano Auronzo di Cadore perché il posto è bellissimo, la cittadinanza è formata da persone squisite con cui ormai ci siamo ben integrati“.