La Lazio perde punti per suoi demeriti, ma gli arbitraggi incidono tantissimo

Lazio – A poche giornate dalla fine del massimo campionato si fanno i conti con le tante occasioni perse per consolidare un posto in Champions a causa dei demeriti di una Lazio che butta al vento l’ennesima possibilità di allungare sulle avversarie, ma c’è un ulteriore ostacolo che non ti aspetti, la questione arbitri.

Premettiamo che non si stanno cercando alibi: la Lazio è vittima di se stessa, ma non si può nascondere il diverso metro di giudizio espresso dalla classe arbitrale nei confronti dei biancocelesti.

Per elencare i tanti episodi controversi ci vorrebbero diverse pagine e non vogliamo annoiare nessuno. Chi ha memoria sa di cosa parliamo.

L’ultimo episodio su Romagnoli in Lazio Parma e il fallo di mano precedente su un tiro diretto in porta, sono palesemente da rivedere almeno al Var, invece niente…si gioca sminuendo la gravità del contatto.

Ma non è soltanto questo: ad inizio match c’è un fallo su Zaccagni non fischiato e i Ducali ripartono in contropiede. Stessa cosa sul netto fallo su Pedro poco dopo il suo ingresso in campo, piccole cose che fanno una montagna di sviste nei confronti della Lazio.

Infine i cartellini: la Lazio è la squadra con più sanzioni in serie A, incredibile! Ci sono squadre che picchiano come fabbri su un incudine senza troppe remore e vengono sanzionate poco rispetto ad una Lazio che è tra le più corrette in campo.

Un’annata da rivedere quella della classe arbitrale in generale, ma soprattutto nei confronti dei biancocelesti e gli insulti a Rocchi in tribuna all’Olimpico sono frutto di un campionato in cui ci si sente defraudati. L’unica speranza è quella di superare questo ulteriore impedimento con le proprie forze, avanti Lazio!