La nuova doppia “B” di gennaio è preludio al cambio tattico? Le riflessioni del tecnico
Cambio tattico in vista? – Quello a cui abbiamo assistito negli ultimi giorni con l’esclusione di Luca Pellegrini dalla lista di serie A ha attirato diverse discussioni sull’opportunità di tale decisione. Si è parlato di una possibile scelta disciplinare ma che al momento non trova conferme dai diretti interessati.
Ma al di là della concomitanza sfortunata con l’infortunio di Hysaj, in pochi forse sono stati attratti dalle motivazioni che hanno indotto il tecnico ad inserire in lista al posto di Pellegrini, Toma Basic. Dalle parole di Fabiani, il mister al riguardo ha ritenuto l’inserimento del croato come scelta tecnica “più funzionale”.
Ma più funzionale a che cosa? Proviamo a dare una chiave di lettura di questa scelta del tecnico della Lazio.
INTANTO, COSA E’ LA DOPPIA “B”
Andiamo subito al sodo. Gennaio col calciomercato e le ultime decisioni sulla lista, hanno spostato il focus su due giocatori:
- Il nuovo acquisto Belahiane (ecco la prima B) per la bontà e per il rapporto qualità prezzo, un acquisto lodato da diversi addetti ai lavori.
- L’altra “B” è rappresentata proprio dalla scelta di reinserire Basic in lista. Anche lui centrocampista centrale, sia pure da non considerare un “rinforzo” vero e proprio, però il croato va a rimpinguare quel centrocampo che adesso appare piuttosto corposo nel suo organico.
Belahyane – Foto: profilo Instagram Belahyane
IL CENTROCAMPO ATTUALE
Sulla base quindi delle ultime scelte del tecnico, si registra un centrocampo composto ora da ben sei giocatori:
- Guendouzi
- Rovella
- Vecino
- Dele Bashiru
- Belahiane
- Basic
Cambio tattico in vista – IL RITORNO AL 4-3-3?
E se la matematica non mi inganna, 6 posti sono il doppio di 3 posti. Perdonate la banalità, ma la svolta a cui il mister ha già pensato da tempo, potrebbe essere la chiave che lo avrebbe portato a rimpinguare proprio quella zona di campo.
In passato, quando ha potuto, Baroni era ben felice di poter schierare i 3 centrocampisti. Tale scelta è sicuramente più conservativa e protegge maggiormente la squadra rispetto ai 3 trequartisti, certamente più garibaldini ma anche meno protettivi degli equilibri della squadra in fase di non possesso.
Al riguardo, proprio il nuovo acquisto Belahiane dimostra di avere quelle qualità di palleggiatore, smistatore e di rottura che potrebbero ben conciliarsi con la posizione centrale dei 3 di centrocampo, davanti alla difesa.
Un centrocampo formato quindi da due mezze ali a destra e sinistra come Guendouzi e Rovella, mentre al centro potrebbe fungere da metronomo e da regista proprio il nuovo arrivo franco marocchino Belahiane.
Staremo a vedere come il mister intenderà muoversi, anche contando sul recupero di Vecino, elemento molto importante e di sicuro affidamento per Baroni e per il suo gioco.
Certo è che ora, a livello di centrocampo, l’emergenza può ritenersi oramai quasi conclusa.
