Il destino, gli incastri per la qualificazione in “Europa” e due curiosità di tifo extra Lazio, così, tanto per giocare un po’
Il destino “Europa” e due curiosità di tifo extra Lazio – Siccome non sono “normale”, e questo traspare spesso dai valori delle analisi cliniche a cui sono periodicamente soggetto, succede che la mia mente vaghi in luoghi in cui normalmente non pascolano le altre menti (senza offesa, è solo autoironia).
Andavo a curiosare sui alcuni fattori legati agli incroci del destino che, in questi incastri calcistici, si legano a pennello per creare un romanzo emozionante quanto, a volte “auto-tragicomico”.
Ed è così che andando a “inzufolare” (passatemi il termine ma mi sembra molto adatto per la situazione, quasi onomatopeico), dicevo, andando a ravanare tra i vari regolamenti e possibilità di incastri delle qualificazioni in Europa, mi è andato l’occhio su un paio di aspetti.
Non starò qui a ripetervi il dipanarsi del regolamento in caso di arrivi a pari punti di questo e di quello per non annoiarvi. Di questi regolamenti ne è pieno il web ora e potete benissimo dissetare la vostra arsura cominciando a leggere i vari articoli che se ne occupano dovutamente. Io però, non vi nascondo che non sono mai riuscito a finire di leggerli. Troppi i cavilli e le possibilità, gli incastri (eccetera eccetera) che mi hanno fatto desistere, per salvare le mie già ridotte facoltà mentali.
MA ALLORA SU CHE COSA ANDIAMO A INZUFOLARE?
Mi vorrei però soffermare, anche un po’ simpaticamente, ma con fondatezza legata al regolamento, su due aspetti importanti che indurrebbero a tifare (momentaneamente) per altre entità. Il primo è assolutamente “nobile” e ordinario, se vogliamo definirlo così, anche se nasconde nel suo profondo più intimo un tornaconto egoistico che potrebbe giovare alla nostra Lazio.
Il secondo invece è assolutamente diabolico e in controtendenza, e molti di voi non saranno d’accordo con me. Ma siccome siamo “uomini immersi nel fantomatico mondo pallonaro” che vive di sogni, ma anche di qualche frustrazione recondita che nasce dalla parte peggiore della nostra anima, ne escono veramente di tutti i colori.
Andiamo ad esaminare queste due possibili affiliazioni a tifare, momentaneamente sia chiaro, per altre entità calcistiche.
Logo Inter/Foto: Profilo X Inter
TIFARE PER… NUMERO UNO
Stasera, qui vi troverò tutti d’accordo, bisognerà accompagnare l’Inter verso la finale di Champions. In tutti i modi possibili, ma bisognerà farlo. Sia per l’orgoglio “nazionale” che anche per Simone Inzaghi, a cui voglio ancora molto bene e non smetterò di farlo per nessun motivo. Ma c’è anche un altro risvolto.
La finale di Champions si giocherà il 31 maggio, mentre la partita con la Lazio a San Siro il 18 maggio. Vero, mancano 13 giorni, ma direste che qualche giocatore titolare non venga risparmiato per la seconda finale di Inzaghi, assolutamente vitale anche per i nerazzurri, se come sembra gli sfuggirà questo scudetto?
Non oso pensare come un Inter fuori dalla Champions possa giocare quella partita contro di noi con il fumo negli occhi, aggrappato a quell’ultima fiammella di poter sgraffignare lo “scudo” ai partenopei.
Voi direte: “Ma l’Inter delle riserve a San Siro ci ha battuto lo stesso in coppa Italia”. E hai ragione, ma d’altronde quando parlo di follia per attaccarsi a qualcosa parlavo proprio di questo. Se no a che mi attacco???
BFC Bologna
TIFARE PER… NUMERO DUE
Questa è veramente diabolica oltre ogni comprensione.
Faccio notare che, attualmente il Bologna è settimo e il Milan è nono. Se finisse così il campionato, i posti per la classifica validi per l’Europa sarebbero solo 6. E vale a dire 4 in Champions, uno per l’Europa League (il quinto) e il sesto per la Conference.
Infatti, il fatto che nessuna delle finaliste sia almeno sesta, non dà in nessun caso lo scivolo al settimo posto per l’Europa.
QUINDI, COSA BISOGNEREBBE FARE PERCHE’ SI ABBIA IL SETTIMO POSTO PER LA CONFERENCE?
Fare si che il Bologna arrivi almeno sesto (a nostro rischio, e qui sta l’aspetto diabolico della vicenda…). Ma non solo; bisognerà tifare perchè il Bologna (almeno sesto come detto) vinca la Coppa Italia.
Insomma, cosa si farebbe per un briciolo di possibilità in più… Lo so, è diabolico, ma d’altronde, per noi deviati del fantastico mondo pallonaro, questi pensieri sono “quisquilie e pinzillacchere”, come diceva il grande Totò…
Però l’Europa è l’Europa, di qualsiasi forma sia la sua Coppa. E noi ne abbiamo bisogno, a qualsiasi costo…
