Europa League, diamo una occhiata alla classifica legata alla nuova formula di coppa
Europa League, la classifica con la nuova formula – Siamo di fronte ad una formula che pone nuove prospettive di valutazione del torneo, in relazione proprio alle sue regole. E noi intendiamo analizzarle al fine di comprendere meglio quali saranno gli sviluppi della situazione.
Sia chiaro, noi parliamo qui solo di Europa League ma la questione è estendibile anche alle altre coppe europee.
“RIPASSIAMO” BREVEMENTE LA NUOVA FORMULA
Le prime otto accedono direttamente agli ottavi. Le successive sedici (dal nono al ventiquattresimo posto) si scontrano tra di loro ai sedicesimi; le vincenti incontrano le prime otto agli ottavi. Le ultime 12 (dal venticinquesimo al trentaseiesimo posto) vengono eliminate.
Va da sé che 36 squadre totali, con 8 partite per ciascuna, fanno si che le analisi sulla classifica debbano essere fatte con prospettive leggermente diverse dal solito.
L’esempio pratico è dato da questo raffronto:
RAFFRONTO TRA SERIE A…
20 squadre che giocano 38 partite ciascuna, generano una potenzialità complessiva di 114 punti a team.
… E LA NUOVA EUROPA LEAGUE
36 squadre che giocano 8 partite ciascuna, generano un massimale di 24 punti.
RISVOLTI SULLA CLASSIFICA
Questo fa sì che le 36 squadre in 24 punti potenziali, comprimano verosimilmente i punteggi accumulati da ciascun team. Infatti, è prevedibile che vi siano diverse squadre che concludano le partite a disposizione con gli stessi punti.
PER STABILIRE LA CLASSIFICA – Perciò, al fine di stabilire una graduatoria definitiva al termine delle 8 partite a parità di punti, sono previsti i seguenti step in ordine di importanza:
a. Maggiore differenza reti nella fase campionato
b. Maggior numero di gol segnati nella fase campionato
c. Maggior numero di gol in trasferta segnati nella fase campionato
d. Maggior numero di vittorie nella fase campionato
e. Maggior numero di vittorie in trasferta nella fase campionato
f) Maggior numero di punti ottenuti collettivamente dagli avversari della fase di campionato
g) Differenza reti collettiva superiore rispetto agli avversari della fase campionato
h) Maggior numero di gol segnati collettivamente dagli avversari della fase campionato
i) Punteggio disciplinare più basso in base ai soli cartellini gialli e rossi ricevuti dai giocatori e dallo staff della squadra in tutte le partite della fase campionato (cartellino rosso = 3 punti, cartellino giallo = 1 punto, espulsione per due cartellini gialli in una partita = 3 punti)
j) Ranking più alto
Fonte it.Uefa.com
Per finire, vista la formula scelta, è più probabile che una squadra battuta, ad esempio la Dinamo Kiev sconfitta dalla Lazio, alla fine possa figurare più in basso in classifica rispetto alla vincente.
Contano tantissimo anche i gol fatti e i gol subiti, sia in casa che in trasferta. E in questo, i biancocelesti hanno “messo in tavola” un esordio coi fiocchi, vincendo largamente senza subire gol in trasferta la loro prima partita.
Insomma, ci troviamo di fronte ad “incastri” di classifica interessanti e mai provati prima. Il che, rende la curiosità di questo torneo ancora più spasmodica, con una Lazio praticamente perfetta alla prima.
Sia chiaro, non è finita, ma è iniziata molto bene!