Derby, Sarri in conferenza stampa: “La squadra deve vincere per il suo popolo”

by Roberto Mari
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Vigilia di derby e atmosfera calda nella capitale. Maurizio Sarri risponde alle domande dei giornalisti in conferenza stampa a Formello.

Le emozioni della vigilia sono le stesse di quattro anni fa?

“Il derby è derby, le emozioni restano le stesse. Penso sia una delle partite più sentite in Europa e nel mondo. Le emozioni sono tante come il livello di adrenalina è alto. Castellanos sembra recuperabile, Rovella valutiamo oggi. Il resto degli infortunati è fuori, forse riusciamo a portare Patric in panchina. Ieri ha fatto una parte di allenamento con il resto della squadra. Una panchina più simbolica che altro”.

Su Dele-Bashiru

“Ha avuto un piccolo dolorino in mattinata, è stato fatto un controllo cautelativo. Oggi si dovrebbe allenare in pieno e dovrebbe essere dentro”.

Roma superiore atleticamente alla Lazio?

“Le squadre di Gasperini sono fisiche e ti creano un milione di difficoltà. Bisognerebbe essere su altissimi livelli tecnici per mandare a vuoto questa fisicità”.

La Roma parte in vantaggio?

“Non mi importa niente. Il derby è una partita tra due popoli che si odiano. A me interessa che la mia squadra vinca per il mio popolo. Dobbiamo lottare cento minuti, a trentacinque gradi. Non mi importa di niente”.

Cosa chiede per essere pericolosi in avanti?

“Domenica ci aspettavano con un blocco basso e ci abbiamo giocato solo in faccia, non dentro. Così fai fatica di essere pericoloso, anche se dai la sensazione di essere in controllo. Ma se fai solo il compitino invece di avere coraggio non la vinci. Dobbiamo capire le nostre caratteristiche, stiamo lavorando su questo”.

Per un allenatore cambia qualcosa preparare una partita del genere?

“La prepari come le altre partite, la differenza è emozionale e motivazionale. Si riflette su un livello di attenzione più alto per tutti. Queste partite hanno una componente emotiva superiore”.

Cosa ha imparato dai derby?

“La consapevolezza ce l’hai quando entri in campo. Io ne ho giocato sei: ne ho perso uno e mi ricordo solo quello. Mi ricordo questo disagio e questa tristezza addosso nei giorni a seguire, una vergogna tornare al centro sportivo. Ieri ne ho parlato ai giocatori: questo è il derby. Se non fai quello che devi fare rischi di deludere un popolo. Non dobbiamo sbagliare niente. I derby si giocano per vincere”.

Pedro parte già con la maglia da titolare?

“Pedro giocherà, non so se in parte o dall’inizio. Non abbiamo ancora deciso, bisogna capire cosa ci rimane a disposizione per cambiare la gara in corso. Su Pedro ovviamente ci facciamo grande affidamento, nelle partite importanti ha sempre fatto prestazioni importanti”.

Sarri e Gasperini sono i valori aggiunti del derby?

“Io con Gasperini ci gioco contro da più di vent’anni e in tutto questo arco di tempo è cresciuto. Giocare contro invece di dividerci ci ha accomunato. Lo rispetto profondamente, darà tanto alla Roma quest’anno. Ma domani è un derby e saremo parecchio contro”.

Partita adatta per accendere la Lazio?

“Non ci siamo accesi in parte. A Reggio Emilia la squadra è stata corta, compatta: dal punto di vista tattico è stata fatta anche una buona partita. Abbiamo sbagliato le scelte, ci è mancato qualcosa a livello di qualità offensiva. Ma quello va oltre un po’ il mio compito, a livello di mentalità potevamo fare molto meglio. Negli ultimi venti metri abbiamo avuto dodici palle ferme a favore e due a sfavore: abbiamo perso su una palla ferma”.

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