Vagando sulle alture messicane, con Zapata e Pancho Villa, tra Hugo Sanchez e Huerta!
Non é un bel vivere, quando sul Calciomercato, si vaneggia di alture messicane, si pensa alla “Revolucion” e si sogna di Pancho Villa o di Emiliano Zapata. La Lazio non ti da modo di sognare, questa Dirigenza soprattutto, ma la vita sportiva di un tifoso ha bisogno di sogni, storie e speranze. Ti lasci cullare da vecchie canzoni (“Messico e Nuvole” del maestro Jannacci) e speri. Si, perché quando non te lo aspetti, per rovinarti le ultime festività di inizio anno, per sperare un Gennaio diverso dal solito, esce un nome: Cesar Saul Huerta Valera, hombre made in Mexico.
Cesar, attaccante di Guadalajara, ti ringalluzzisce e ti fa vagare con i pensieri. L’attaccante del Pumas UNAM, 23 anni compiuti da poco, te lo immagini come un guerrigliero della sierra al comando di un centinaio di peones che grida: “Arriba Mexico, ola Lazio“. Non ha pistole, ed i suoi “colpi rivoluzionari” sono i dribbling, i “sombreri”, le veroniche e le reti calcistiche. Lo immagini con la maglia più bella del mondo, quella dei colori del cielo …il cielo d’Italia, il cielo d’America.
Non é un bomber, ma l’uomo delle terre dei Maya ti induce ad andare oltre. Speri che sia una reincarnazione di Hugo Sanchez, sogni che faccia gol sotto la Curva Nord, magari con un “colpo dello scorpione” in un quarto di Champions League.
La musica non aiuta, fa sognare. I ricordi vanno al gruppo pop rock dei Molotov, al pezzo di “Gimme the Power” e speri, speri che qualcuno cambi e faccia sognare tutti i tifosi della Lazio.
Messico e nuvole, calciomercato, sogni e speranze …. rimangono solo quelle.
Aspettando Godot, in attesa dell‘uomo che verrà, nella testa risuona “Gimme the Power“. “Dame todo el power, gime todo el poder”….
(Fonte: Enzo Jannacci, Molotov, fungo “mazza di tamburo”)