Roberto Mancini, in una intervista, spiega le motivazioni delle sue recenti dimissioni.
In un’intervista Roberto Mancini, ex ct della Nazionale, ha spiegato le motivazioni delle sue recenti dimissioni. Complici anche le divergenze di pensiero con il presidente della FIGC Gabriele Gravina.
Ecco, estratte da Repubblica, le parole dell’ex tecnico azzurro: “ho cercato più volte di parlare con Gravina ed esporgli le mie ragioni. Gli ho spiegato che in questi mesi mi doveva dare tranquillità, lui non l’ha fatto e io mi sono dimesso. Se c’entra il nuovo staff? Di tutto, certo. Si è mai visto un presidente federale che cambia lo staff di un Commissario tecnico?
Gravina è da un anno che voleva rivoluzionarlo, io gli ho fatto capire che non poteva, che al massimo poteva inserire un paio di figure in più, ma che non poteva privarmi di due persone di un gruppo di lavoro che funzionava, che funziona e che ha vinto l’Europeo. Semmai sono io che potevo sostituire un membro dello staff”.
Le interferenze del presidente della FIGC sulle scelte tecniche hanno fatto cambiare i rapporti tra Gravina e Mancini. L’ex “Azzurro” espone la sua “verità“: “sapete la verità? È da un po’ di tempo che lui pensava cose opposte alle mie. Ma allora perché intervenire sullo staff? Cosa c’entra? A quel punto doveva mandare via me. Invece ha colto l’occasione perché alcuni miei collaboratori erano in scadenza e ha giocato su questo. Io potevo essere più duro, certo, ma pensavo lo capisse da solo. Sulla discussione con Evani per l’utilizzo di Bonucci in Nations League? Non è vero. Sono balle, sono tutte balle, tutte quelle cose che sono uscite sono balle”.
L’arrivo di Buffon e le scelte di Gravina. Le motivazioni recenti del gesto.
Continua a parlare e racconta, in questa intervista, le motivazioni delle sue recenti dimissioni. Spiega, inoltre, il suo pensiero su Buffon: “si è scritto che vado via perché è arrivato Buffon, non è vero, ho grande stima di Gigi. Non c’entra assolutamente nulla il suo arrivo nel ruolo di capodelegazione, è stata una mia scelta lasciare la Nazionale. Se Gravina avesse voluto, mi avrebbe trattenuto. Non l’ha fatto. Mi sarebbe bastato un segnale, non me l’ha dato. La verità è che non ha voluto che restassi, e che erano mesi che c’era questa situazione. Però Gravina verrà ricordato come il presidente che ha vinto l’Europeo, non per gli errori che ha fatto.”
Buona fortuna Roberto, ovunque sia il tuo futuro.
(Fonte: La Repubblica, SPORTITALIA Tv, Calcio Totale)
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