Italia: tra presente e passato, un nuovo talento sale alla ribalta del calcio
Tra passato e presente, un nuovo talento del calcio italiano sale sulla ribalta palcoscenico sportivo. Il papà del giovane si chiama Inacio Pià, ex attaccante del Napoli.
Come calciatore, Inacio ha contribuito a ricostruire il club dopo il fallimento del 2004 ed ha militato per tanto tempo nell’Atalanta.
Il presente é personale e toccante: riguarda la crescita del figlio, Inacio Samuele Pià.
Samuele, da attaccante, é tra i giovani più promettenti del Borussia Dortmund. Nel passato dieci anni nel settore giovanile della squadra bergamasca.
In grande spolvero con la Nazionale Under17 all’Europeo di categoria, il classe 2008 ha realizzato 5 gol trascinando la squadra fino alla semifinale. Passione, sacrificio ed identità legano due generazioni.
Due percorsi accomunati dallo stesso sogno: vivere il calcio da protagonisti.
Il presente sforna un nuovo talento del calcio
In un intervista a “Mondo Primavera”, alla domanda su cosa li accumunasse, il papà ha così risposto: “Samuele ha qualcosa di me! Ma gli ricordo sempre che in questa fase della sua carriera è importante divertirsi. Il calcio è impegno e serietà, ma non deve mai mancare il gioco. Le qualità ci sono, il talento pure. Samuele ha un atteggiamento da professionista vero. I suoi piccoli obiettivi li sta raggiungendo perché lavora duro. È tornato a casa dopo un grande Europeo ed era felicissimo per il rendimento. Devo ringraziare l’Atalanta per la crescita umana e tecnica. Con il Borussia Dortmund è arrivata una grande occasione, dettata da un progetto tecnico ben preciso e dalla sua voglia di mettersi alla prova all’estero. L’accoglienza in Germania è stata fantastica. Come primo anno fuori casa, posso dire che è stata un’esperienza più che positiva”.
Inacio Samuele Pià: un nuovo talento del presente
Come ogni padre, Inacio é ricco di consigli: “Gli ho detto di immergersi nella cultura locale, di imparare a stare in gruppo con ragazzi di tanti paesi diversi, con sogni simili. Di essere educato, ma anche forte da solo. Perché fuori casa non sempre trovi il compagno giusto o l’allenatore che ti capisce. Gli ho detto di essere sempre lucido, soprattutto nei momenti difficili: sono quelli che fanno la differenza. Al primo ostacolo non bisogna pensare di tornare indietro. È nei momenti duri che si costruisce il carattere”.
Parole sante. Ora il futuro passa per il campo di gioco. Forza Samu.
