Maurizio Sarri Lazio

Sarri il suo sogno d’amore chiamato Lazio

by Lara De Angelis
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Il Comandante: l’uomo che con il suo carattere riesce a dare forza alla Lazio

In una stagione calcistica, in cui ogni giorno sembra regalarci un nuovo problema, tra la chiusura del mercato estivo e le polemiche continue che hanno avvelenato il rapporto tra tifoseria e società, c’è un punto fermo che resiste, saldo come una colonna portante: Maurizio Sarri.

In un calcio, in cui le certezze svaniscono in fretta, dove gli umori cambiano al primo risultato storto e la fiducia spesso è un bene raro, Sarri rappresenta l’eccezione. È l’uomo che ha preso la Lazio per mano in mezzo alla tempesta, che ha gestito tensioni e rumori senza mai perdere la bussola. È l’uomo che ha dato continuità, identità e soprattutto dignità tecnica a una squadra che, nonostante il caos che la circonda, sta disputando un campionato tutto sommato rispettabile. Forse superiore alle aspettative di tutti.

Sarri è un signore del calcio. Uno che conosce ogni sfaccettatura di questo sport, che lo rispetta e lo vive con un “rigore e fermezza”. Non è un personaggio televisivo, non cerca riflettori. È un allenatore vero, di quelli che parlano attraverso il campo, che danno forma a un’idea, che sanno trasmettere ai giocatori non solo uno schema, ma una filosofia.

Maurizio Sarri è un uomo che ha imparato a conoscere, a rispettare, ad amare l’ambiente Lazio: la sua storia, le sue ambizioni, la sua gente. Quella stessa gente che, pur divisa da disillusioni e malumori, trova nella squadra un punto di unione e nel suo allenatore un garante di serietà e professionalità.

Se si guarda la Lazio oggi, si vede una squadra che ha una logica, una direzione. In un mondo calcistico questo vale oro. Sarri ha fatto ciò che pochi sono riusciti a fare negli ultimi anni: stabilizzare, valorizzare, costruire. Per questo, il suo lavoro merita rispetto. Anzi, qualcosa di più: merita riconoscenza. In questo calcio moderno, senza Sarri la Lazio sarebbe probabilmente alla deriva.

“L’amor per te…”

Durante un’intervista alla Gazzetta dello Sport Sarri ha pronunciato parole di vero amore che fanno emozionare ogni tifoso biancoceleste. Alla domanda: “Quale desiderio ha per la chiusura della sua carriera?” Mau risponde:” Mi piacerebbe chiudere alla Lazio, magari al Flaminiodedicato a Maestrelli. Sarebbe bellissimo se alla prima partita in un nuovo stadio, ci fossi ancora io”. Non si può far altro che ringraziare un maestro soprannominato il “Comandante” e applaudirlo per quello che ci sta regalando nonostante tutto.

 

 

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