SS Lazio, il pensiero di Stefano De Grandis sulla partita contro il Milan e sul mancato rigore

Sabato sera abbiamo assistito al match tra Milan e Lazio, conclusosi con la sconfitta dei biancocelesti per 1-0 grazie al gol di Leão. Ma, dopo il fischio finale, non sono mancate le polemiche. A far discutere non è stata tanto la prestazione, quanto un presunto rigore negato alla squadra di Sarri nei minuti conclusivi. Sull’episodio è intervenuto Stefano De Grandis ai microfoni di Radio Laziale; le sue dichiarazioni, poi riportate da Lazio Siamo Noi, hanno analizzato sia il contatto contestato sia la prova complessiva della Lazio.

PAROLE DI STEFANO DE GRANDIS: “Il fallo c’è, ma lo subisce Marusic. Rocchi sostiene che ci siano due errori: non era rigore, ma non era nemmeno fallo. Possiamo anche dire che il rigore fosse al limite, ma in queste giornate sono stati concessi rigori incredibili per falli di mano. Il tiro di Romagnoli avrebbe messo Maignan fuori tempo: quel fallo di mano crea un danno perché toglie un gol. Poi iniziano le comiche: si dice che Pavlovic non abbia visto la palla; non ne sono sicuro, ma dal modo in cui ritrae il braccio si capisce che sa di averla colpita.”

CONCLUDE: “La Lazio avrebbe ampiamente meritato il pareggio, mentre il Milan non meritava la vittoria. I biancocelesti hanno disputato un grandissimo primo tempo e, dal punto di vista difensivo, una partita perfetta. Dia non può ricoprire quel ruolo da solo, viste le sue caratteristiche: sulla palla messa in mezzo da Zaccagni non è riuscito a leggere il movimento, così come Isaksen, che non si inserisce mai.”