Il tecnico non le manda a dire: ‘C’erano le premesse per costruire, invece si è smontato tutto”
LAZIO – SARRI. Maurizio Sarri non ha mai avuto timore di dire ciò che pensa. Anche stavolta, l’ex allenatore della Lazio è tornato a parlare facendo luce sulle ragioni profonde che lo hanno portato alle dimissioni nella scorsa stagione, dopo l’accesso alla Champions League ottenuto nel 2022-23. Lo ha fatto attraverso i canali ufficiali del club, con la consueta schiettezza che lo contraddistingue.
“Rispetto al mio terzo anno qui, la situazione era completamente diversa”, ha dichiarato il tecnico toscano. “C’era un momento unico per fare un salto di qualità forte. La cessione di Milinkovic-Savic e la qualificazione in Champions ce lo permettevano. La mia delusione era legata al fatto che quel passo in avanti, nei fatti, non lo stavamo facendo”.
Parole che suonano come una vera e propria stoccata alla società, accusata implicitamente di non aver colto l’occasione per alzare l’asticella in un momento cruciale.
“Quest’anno, invece, ho accettato le difficoltà. Non posso essere deluso, sapevo che sarebbe stato complicato“, ha aggiunto Sarri, facendo riferimento all’inizio della stagione 2023-24, prima del suo addio. “C’erano premesse diverse nel mio terzo anno, e per questo non ero contento”.