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S.S. Lazio, in attesa del Derby: sconfessata la bella vittoria con l’Hellas Verona

Dare tutto al Derby

by Valentino Valentino
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La Lazio sconfessa la bella vittoria con l’Hellas Verona

Dopo la bella vittoria con l’Hellas Verona, la Lazio arriva al Mapei Stadium sospinta da 6000 laziali pronti a sostenere gli uomini di Sarri dal primo al novantacinquesimo. Il Mister rilancia dal primo minuto Romagnoli (dopo le due giornate di squalifica), davanti a Provedel; completano il pacchetto arretrato insieme a Gila Nuno Tavares e Marusic sulle fasce. A centrocampo Guendouzi e Dele-Bashiru ai lati di Rovella. A Cancellieri e Zaccagni il compito di innescare Valentin Castellanos.

Provedel c’é. Dopo i primi venticinque minuti di sostanziale equilibrio è Pinamonti a testare il piede di Provedel. Il numero 99 sfrutta un errore di Romagnoli, tira all’angolo ma è bravo il portiere biancoceleste a chiudere la saracinesca. La squadra di casa sfrutta molto l’esuberanza di Lauriente’ mentre al quarantesimo Rovella alza bandiera bianca e si fa sostituire da Cataldi. Primo tempo con una Lazio ordinata, che si limita a fare il compitino, senza mai rendersi pericolosa nella trequarti nero verde.

Lazio: pensare al Derby sperando nella “bella vittoria”

Passano gli Emiliani. Nella ripresa Sarri getta nella mischia Belahayane al posto di Dele-Bashiru che non ha convinto il tecnico toscano nell’applicazione del ruolo. Per cambiare passo dentro anche Pedro e Dia per Cancellieri e Castellanos. Proprio lo spagnolo libera al cross Guendouzi sul tuffo di testa di Zaccagni; Muric salva il risultato con una parata prodigiosa. A passare è il Sassuolo sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Sponda di Muaremovic su Fadera che a porta vuota porta in vantaggio la squadra di casa.
Dia prova a scuotere la Lazio ma Muric è reattivo e lo chiude su un bel taglio di Belahayane.
Sassuolo Lazio

Foto Profilo X S.S. Lazio

E’ veramente troppo poco.  La squadra biancoceleste perde a Reggio Emilia. Seconda sconfitta in trasferta su tre partite e squadra emiliana che aggancia in classifica proprio i biancocelesti. C’è ancora tanto da lavorare, ma è evidente che Belahayane e Dele-Bashiru devono ancora assimilare i dettami tattici del Comandante. Bisogna attencere e pazientare ancora qualche partita.Qualche lampo del solito Pedro non può assolutamente bastare.

Tutti al “Fosso di Helm”. Ora c’è il derby all’orizzonte e serve un’altra squadra. Bisogna esser presenti a se stessi: su gli spalti, ma soprattutto in campo. C’è da lottare, dando l’anima!

Parola d’ordine: “Essere esempio, dare l’esempio”.

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