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Lazio, non ci siamo! Situazione preoccupante

by Roberto Mari
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La Lazio cade malamente contro il Sassuolo: alla terza di campionato già due sconfitte

Una Lazio decisamente mediocre, cade contro il Sassuolo che sfrutta l’occasione di muovere la classifica. Primo tiro in porta dieci minuti prima del gol di Fadera, con Zaccagni che chiama al miracolo Muric su un colpo di testa da distanza ravvicinata. Alla terza giornata di campionato già due sconfitte. Le colpe? Sono di tutti, a partire dalla società, per arrivare ai giocatori e all’allenatore. Se questo è l’inizio stiamo freschi.

Una stagione senza coppe europee non può cominciare così. Sarri, in conferenza stampa ha parlato di quelli rientrati dalle nazionali, dei viaggi, della stanchezza, delle condizioni fisiche, poi però li schiera dall’inizio, vedi Dele-Bashiru e Rovella, quest’ultimo uscito per il riacutizzarsi del problema allo psoas e a rischio per il derby. Tutti i club prestano calciatori alle rispettive nazionali. Qualcuno tornerà anche acciaccato ma le squadre cercano di imporsi sul terreno di gioco chiunque scenda in campo. Una Lazio bloccata forse dai dettami tattici del mister, o dalla famosa ‘cilindrata mentale’ di cui parlava il tecnico alla sua prima esperienza in biancoceleste.

Angelo Fabiani

Angelo Fabiani: profilo X @officialsslazio

Cosa dire delle parole del DS Fabiani prima della gara: “Se l’allenatore ci darà indicazioni a gennaio faremo mercato”, dimenticando che il tecnico toscano le aveva già date prima di firmare il contratto, senza sapere peraltro del blocco del mercato estivo. Finisce il match, e ai microfoni si presenta Ianni, il secondo allenatore. Doveva parlare Zaccagni, il capitano, e invece arriva Marusic. Per non parlare dell’accesso battibecco tra Rovella e Pellegrini dalla panchina con alcuni tifosi biancocelesti seduti in tribuna. Non sappiamo i motivi della discussione, ma questa squadra appare molto nervosa, sia in campo che fuori, e questo preoccupa molto.

La colpa è del presidente! La colpa è del Ds! No, dell’allenatore (chi, Sarri, Tudor o Baroni?)! Anzi del blocco del mercato. Macché, è stato l’arbitro! Tutti alibi che fuggono dall’impegno che si dovrebbe mettere per onorare la maglia, nel rispetto dei numerosi tifosi al seguito e per amor proprio, per dignità. Poi ci sono i quasi trentamila abbonati. Un popolo che merita di essere preso in seria considerazione, che merita prestazioni all’altezza della storia del club. Non so quale sia la ricetta giusta per venire fuori da questo incubo, ma so che bisogna farlo in fretta. I problemi vengono da lontano e, come vuole il karma, prima o poi li sconti tutti.

Dove sono le ambizioni? Dov’è l’umiltà? Cosa succede a Formello? Cosa c’è realmente dietro tutto questo? Credo sia arrivato il momento di finirla di gettare la polvere sotto il tappeto e di affrontare i problemi a ‘muso duro’. Questa non può essere la Lazio.

 

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