Lazio, le parole di Pedro a Lazio Style Radio

Lazio – Terzo giorno di preparazione per la Lazio di Sarri. A Formello si lavora duramente per farsi trovare pronti all’inizio del campionato con l’insidiosa trasferta di Como. A Lazio Style Radio è intervenuto Pedro, ecco le sue parole:

“Sono molto contento di essere qui un altro anno con questa società, questa squadra e questi compagni. Sono molto grato a tutti, contento di essere qui e mi aspetto un anno difficile: dobbiamo lavorare tutti insieme per raggiungere come sempre gli obiettivi. I primi giorni di ritiro sono sempre difficili, è passato del tempo dagli ultimi allenamenti. Ma con l’ambizione di fare una bella stagione e lavorando forte e uniti possiamo andare avanti verso il nuovo anno.

Lazio, Pedro e la preparazione

La preparazione estiva prima del ritiro cambia tanto con l’età. Quando sei più esperto devi lavorare un po’ di più, mi sono allenato a Tenerife e Barcellona per essere in forma. Quando inizia poi è sempre diverso e difficile: non è come allenarsi da soli, con la squadra si fa un altro lavoro. Ma abbiamo queste due-tre settimane di lavoro forte per avere un ottimo stato di forma e condizione, poi vedremo come arrivare sul campo a inizio stagione. I ritiri sono cambiati: prima si lavorava su altri aspetti tecnico-tattici, ora è molto fisica la preparazione rispetto a dieci anni fa. Ma è normale, cambiano le cose nel tempo e ora siamo in un momento nel calcio in cui si gioca tanto e non c’è tempo di riposare bene tra una partita e l’altra. Per questo si lavora tanto sul fisico, sulla prevenzione dell’infortunio.

Pedro: tante partite da affrontare

Ci sono tante partite in calendario, quando ho iniziato non era così: c’erano meno partite, meno lavoro fisico e si arrivava alle partite più freschi. Parlo di un lavoro in generale: facciamo tre o quattro blocchi di corsa, a Barcellona non lavoravo così. C’era un’idea diversa di calcio rispetto a quella italiana, ma ora è tutto controllato per le esigenze fisiche che ci sono. E poi ci sono tanti dati che fanno vedere tanti aspetti che prima non si consideravano. Sono il giocatore più esperto in squadra, ho vissuto tante cose nel mondo del calcio e posso aiutare i più giovani. Ma ho sempre l’ambizione di stare bene, aiutare la squadra e fare bene tutti insieme. Come abbiamo fatto a inizio della scorsa stagione, prima di perdere un po’ questa ambizione e finire male.

Pedro: ritrovare ambizione

Dobbiamo ritrovare subito ambizione sul campo: abbiamo l’opportunità senza Europa di preparare bene le partite e fare una bella stagione. Allo stesso tempo essendo abituati a giocare ogni tre giorni potrebbe esserci un contraccolpo: vedremo come affrontarlo anche mentalmente, ma spero sia un’opportunità per noi. Il mister? Maurizio lo conosciamo tutti, sappiamo come lavora. Ha carattere, ha vinto: per noi è un’ottima occasione. Chi lo conosce meno sta imparando a farlo, ora vedremo come trascinare tutta la squadra: abbiamo il livello per raggiungere l’obiettivo di entrare in Champions, che è quello a cui secondo me bisogna puntare ogni anno qui.

Subentrare dalla panchina non è facile

Non sempre è facile per un giocatore entrare, stare in panchina e sapere di giocare solo 15-30 minuti. Ma devi sempre fare la differenza e aiutare la squadra, serve un lavoro mentale molto forte ma va fatto: bisogna sfruttare ogni minuto in campo. Ogni chance è buona per giocare, non importa quanto: le opportunità passano una volta nella vita, non sai quanto giocherai nella Lazio. Non è facile ovviamente, ma tanti giocatori devono imparare questo. Ai giovani dico di lavorare. Alcuni sono pronti prima rispetto ad altri, anche in partita. Altri invece ci mettono un po’ di più: è un percorso, a volte non si ha la pazienza con i giovani. Lo capisco, a questo livello bisogna essere pronti. Ma serve anche pazienza con i giovani, certe cose le capisci con l’esperienza. Ci sono giocatori che fanno fatica a capire che il loro ruolo è quello di dare una mano a gara in corso, ma anche questa è una cosa molto importante.

Il lavoro paga

La mente si può allenare: sei sei concentrato, se hai recuperato bene, se hai mangiato bene e dormito. Ogni cosa è importante, ti fa essere pronto per giocare la tua partita la meglio. Non importa quanto giochi, devi partire subito forte. Poi si può sbagliare, ma l’importante è farsi trovare pronti. L’obiettivo è sempre questo: lavorare tutta la settimana per arrivare in partita bene e dare tutto nel tempo che hai a disposizione. Secondo me la partita si vince anche prima di giocarla. Poi ci sono tante cose che possono condizionare, non le puoi prevedere ma puoi reagire. E anche per farlo serve la giusta preparazione mentale.

Curva nord coreografia

Tifosi incredibili

I tifosi? Ovviamente l’ho sempre detto: sono una forza molto importante per noi, ci danno tanto supporto ed è fondamentale. L’anno scorso abbiamo finito male giocando in casa, pareggiando spesso. Ma deve tornare a essere una nostra forza tornare a giocare in casa davanti ai nostri tifosi. Ringrazio sempre tutti per il supporto che danno alla squadra. Fabregas? Sta facendo un lavoro impressionante, sono contento per lui. È molto giovane ma ha già fatto vedere idee e carattere. Sicuramente l’esordio contro di loro sarà molto difficile per noi: sono una squadra molto interessante che ha speso tanto per portare giocatori giovani. Sarà molto difficile, molto bella da giocare.

L’importanza dell’equilibrio

Vacanze? Fatte, è importante anche stare in famiglia e riposare per la testa. Ma poi la stagione inizia, dobbiamo tutti metterci in testa che sarà difficile e servirà un buon equilibrio per competere e tornare in alto. La mia fondazione? Facciamo tante cose, conta aiutare le persone e trasmettere valori importanti soprattutto ai più giovani. Solidarietà, ambizione, essere rispettosi del prossimo e dei compagni. Niente arriva senza lavorare forte, senza costanza. Senza questi valori che fanno parte del calcio. Vogliamo trasmettere questo e aiutare tutte le famiglie, lavoriamo anche con centri medici e scuole. È molto importante per la società aiutare chi vive un momento difficile. Ora non è facile per le famiglie, è tutto sempre più costoso e diventa difficile avere i soldi per far tutto. È molto importante poter aiutare, sono molto contento di poterlo fare.

Lavoriamo di base con i centri medici, con i bambini che hanno brutte malattie. Ma abbiamo fatto cose anche con la scuola, con chi non poteva seguire i corsi. Abbiamo creato sale pediatriche, dato risorse a chi non può fare la spesa per far mangiare la famiglia. Per noi è molto importante, ma è anche un modo per ringraziare tutta la comunità”.