Rambaudi avvisa la Lazio: “Niente colpi a caso, Maurizio Sarri è l’unico che deve scegliere i profili giusti”
CALCIOMERCATO – LAZIO – RAMBAUDI. Intervenuto ai microfoni di Radiosei, l’ex attaccante biancoceleste Roberto Rambaudi ha offerto un’analisi lucida e diretta sul momento della Lazio e sulle strategie da adottare in vista del mercato estivo. Al centro del suo intervento, la figura di Maurizio Sarri, chiamato non solo a guidare la squadra in campo, ma anche a essere protagonista nelle scelte di costruzione dell’organico.
Secondo Rambaudi, infatti, è fondamentale che il club metta l’allenatore nelle condizioni di incidere realmente sulle operazioni in entrata. “Il mercato deve seguire le indicazioni di Sarri – ha dichiarato –. Quando è arrivato, gli era stata data la garanzia di avere voce in capitolo nelle scelte tecniche. Ora è il momento di tradurre quelle promesse in fatti concreti. Il progetto può avere un senso solo se costruito su misura per il suo modo di intendere il calcio”.
Uno dei nodi principali riguarda i profili giovani accostati alla Lazio nelle ultime settimane. Rambaudi ha espresso la sua opinione su due nomi ricorrenti: “Fazzini è un giocatore interessante, dinamico, abile nel muoversi tra le linee. Tuttavia, in una Lazio allenata da Sarri, credo che Fabbian sia più funzionale: ha tempi d’inserimento, presenza fisica e può portare un contributo concreto in termini di gol, magari 6-7 a stagione. E per un centrocampista, non è poco”.
Ma oltre alle scelte tecniche, ciò che preme a Rambaudi è il ritrovare una direzione chiara e credibile, che superi le incertezze del recente passato: “Lo scorso anno ero molto fiducioso, credevo sinceramente nel progetto. Oggi, però, sono più cinico: voglio vedere i fatti. Basta parole e proclami, servono decisioni coerenti e una strategia seria. Non ci si può illudere di rifondare la squadra prendendo tanti nomi senza una logica precisa. È l’allenatore che deve indicare i profili funzionali al suo sistema”.
Una riflessione, quella di Rambaudi, che tocca anche un aspetto spesso sottovalutato: la tempistica del mercato. Agire presto, per lui, è una necessità: “Bisogna intervenire adesso. Non ha senso aspettare le occasioni dell’ultimo minuto se poi Sarri si ritrova in ritiro con una rosa incompleta. L’ideale sarebbe garantirgli il gruppo quasi al completo già all’inizio della preparazione, così da poter lavorare con serenità e trasmettere subito le sue idee. Se poi dovesse mancare ancora uno o due elementi, non è un problema, ma la base deve esserci”.
Infine, un passaggio interessante sul tipo di innesti che potrebbero fare la differenza non solo dal punto di vista tattico, ma anche umano: “Servono anche giocatori con carisma, in grado di dare sicurezza ai compagni. Magari calciatori esperti, non più giovanissimi, ma che hanno ancora fame, voglia di mettersi in mostra e spirito di sacrificio. Un po’ come è stato Pedro: un esempio di professionalità e impatto positivo sul gruppo”.