Lazio, nuova speranza per il futuro della Lazio con il ritorno di Sarri: le parole di Rambaudi
Lazio, parole Rambaudi – In un momento in cui le critiche si moltiplicano e nell’ambiente si cercano risposte, Mister Rambo prende la parola. Con il cuore, parla del presente senza dimenticare ciò che è stato costruito durante l’anno. Parla dei giocatori, della crescita, degli errori e delle responsabilità. Non si nasconde: analizza la tempesta della Lazio e invita tutti a fare altrettanto. Stamane su Radiosei, Mister Rambaudi risponde alle domande dei tifosi in live secondo il suo pensiero riguardo la nuova rosa ed il ritorno di Sarri sulla panchina biancoceleste.
Rambaudi: l’importanza di essere squadra
“Sostituire la fantasia e le capacità di Luis Alberto, con Zaccagni? Ragazzi non è che se uno ha la maglia numero 10 allora deve per forza fare certe cose. Il ruolo non ti fissa su una posizione. In campo ci si muove, si occupano spazi, si entra dove serve. Conta chi sei in quel momento, non il numero che porti. Se ci sono delle offerte, si valutano, è normale. Ma una cosa deve essere chiara: i giocatori non scelgono con chi vogliono o non vogliono giocare, ora c’è Sarri e devono seguire con serietà ciò che il Comandante ordina. Se uno è della rosa, si lavora con lui e per lui. Punto. Non esiste dire con questo non possiamo giocarci. O si è squadra, o non si va da nessuna parte. Ora il tifoso sta costruendo una situazione catastrofica, nel senso che bisogna pensare ed analizzare le cose guardando tutto l’anno passato a 360°.
Per Rambaudi c’è mare in tempesta
Io penso che non è tutto da buttare, quello che si è fatto quest’anno. Anche i giocatori che hanno fatto 5-6 mesi di alto livello, quelli possono essere cresciuti, maturati, possono competere anche in Europa, anche per i vertici. E quei ‘vecchietti’, quei giocatori lì, secondo me, ancora migliorare. E l’istinto da allenatore deve farti avere le idee chiare. Poi, magari, queste idee non combaciano con quelle di tanti giocatori. Ma se sei tu il comandante, il capitano sei tu quello che deve portare la barca, è con il mare in tempesta che si vede il livello del capitano. Con il mare calmo, è un’altra cosa, è tutto semplice. E adesso, il mare è abbastanza in tempesta.”
Ora servono idee chiare, coraggio, unità e umiltà. Il tempo delle scuse è finito, è il momento di dimostrare chi siamo davvero altrimenti la delusione sarà veramente grande.
Foto: profilo Instagram Roberto Rambaudi
