Non si placano le polemiche sul caso Juan Bernabè. L‘ex falconiere della Lazio non lascia Formello e chiede scusa

L’ex falconiere della Lazio, Juan Bernabè che da 15 anni risiede presso il centro sportivo di Formello, sta attraversando un momento di profonda crisi. Dopo aver invocato il perdono, il presidente Lotito sembra irremovibile nella sua decisione. Bernabé, disperato, si è chiuso nella sua stanza, mostrando segni di grande sofferenza e pentimento.

La controversia è nata dalla condivisione di immagini e video intimi del falconiere, che hanno suscitato grande disappunto nella società biancoceleste. Bernabé, tuttavia, è convinto di non aver fatto nulla di male, sostenendo di voler condividere la sua esperienza con persone che soffrono di problemi erettili.

Anche il dottor Antonini, che ha operato Bernabé, ha cercato di spiegare il comportamento del falconiere: «Pur dissociandomi con forza dalla pubblicazione, ritengo opportuno contestualizzare il suo comportamento. Durante i colloqui con il paziente, ho compreso che le immagini erano state originariamente registrate per scopi privati e, a causa di un errore involontario, pubblicate per pochi minuti su un suo profilo privato. Tale breve intervallo è stato sufficiente affinché il contenuto venisse scaricato e diffuso senza il controllo del paziente stesso. È importante ricordare che il signor Bernabé è stato sottoposto a una terapia antibiotica intensiva per prevenire infezioni post-operatorie. Questi fattori, uniti agli effetti dell’anestesia somministrata poche ore prima della pubblicazione sui social, possono aver influenzato la sua lucidità e capacità di giudizio».

Il club sta valutando anche azioni legali contro Bernabè e contro il chirurgo, ma di certo sarà difficile rivederlo collaborare con il club romano, anche perché non è il primo episodio di cronaca che lo riguarda: nel 2021, infatti, fu sospeso dalla Lazio per aver eseguito un saluto fascista e aver inneggiato a Benito Mussolini dopo una partita.