Baroni parla ai microfoni di SkySport dopo la sconfitta contro l’Udinese
UDINESE LAZIO – MARCO BARONI. La Lazio esce sconfitta e malconcia dalla gara del “Bluenergy Stadium” di Udine, dove una Udinese molto fisica e cinica ha avuto la meglio sulla squadra biancoceleste spenta, brutta e praticamente mai entrata veramente in partita. Due a uno il risultato finale per i bianconeri friulani e Lazio riportata bruscamente con i piedi per terra dopo la bella e convincente vittoria casalinga di domenica scorsa contro il Venezia.
A fine gara è intervenuto ai microfoni di Skysport il tecnico dei biancocelesti Marco Baroni che ha commentato la prestazione della sua squadra.
“La partita è stata condizionata dai due gol subiti per colpa nostra, anche se l’assistente sulla prima rete ha alzato la bandierina, non dovevamo fermarci perché c’era solo Lucca in area con 4 difensori. Nel raddoppio, ci siamo fatti portare via la sfera due volte da Thauvin a centrocampo. Abbiamo preso due brutti gol, e questo è capitato anche col Venezia. Abbiamo fatto 48 ingressi in area, non è facile poi rimettere in piedi il risultato con una squadra così fisica e che lavora bassa. Ci deve servire e dobbiamo migliorare in una migliore velocità della palla. La squadra deve essere più concreta nelle due fasi. La squadra è conscia di dover migliorare sulla concretezza e sulla velocità del gioco. Credo che oggi abbiamo avuto qualche difficoltà nell’andare sotto contro una squadra aggressiva. Avevo preparato la squadra a questa partita, ma dobbiamo lavorare di più… giocare con maggiore velocità, cambiare fronte, abbiamo crossato infruttuosamente. Quanto all’inserimento dei nuovi, ci vuole tempo e sono convinto che presto andranno in campo con profitto. Dobbiamo prima cambiare qualcosa nella manovra che deve essere più efficace”.
Infine Marco Baroni è tornato sull’episodio del primo goal subito dalla Lazio: “La bandierina alzata? È difficile protestare, non dovevamo fermarci. Siamo posizionati, si vede, come l’assistente va su la squadra chiaramente ha lo sguardo visivo lì. Ma non si può e non si deve fare: bisogna continuare l’azione. Dispiace, perché è un’ingenuità che non si deve commettere”