Le giovanili Lazio perdono un’altra promessa. Vola all’estero
Giovanili Lazio, persa un’altra promessa – L’ ambiente Lazio si sta ancora leccando le ferite per la partenza di Dutu dalla Primavera al Milan under 23. Inoltre, anche se ancora non ufficiale, pare certa la partenza di Sardo verso l’estero.
Purtroppo, dobbiamo registrare un’altra perdita dalla under 17 verso la Germania. Insomma, pare che non si riesca a pareggiare le offerte dall’estero neanche per i più giovani. Questo significa che lo scouting anche per i ragazzini non conosce confini. L’Europa si muove ad attingere nei paesi calcisticamente più esposti, che non riescono a mantenere le proprie promesse alle loro condizioni economiche.
Ecco altri partenti dalle sponde italiche
A partire da Inácio Samuele Piá, classe 2008 e figlio di Inacio Pià, che ha giocato ad inizio anni 2000 in squadre come Atalanta, Napoli, Catania e Torino. Il figlio è partito dall’Atalanta per giungere al Borussia Dortmund. Altra perdita italica è quella di Luca Reggiani (2008), ingaggiato sempre dal “Dortmund” e partente dalla sponda dei nero verdi del Sassuolo.
Anche Guido Della Rovere (2007) può “vantare” una storia analoga, dalla Cremonese al Bayern Monaco. Come Andrea Natali (2008) pervenuto al Bayer Leverkusen.
Le Giovanili Lazio invece perdono una promessa
Si tratta di Francesco Reita, centrocampista classe 2008. Lo riporta il Corriere dello Sport, secondo il quale la società si era mossa per blindarlo, e il tutto sembrava sistemato. Ma evidentemente, le argomentazioni “laziali” non hanno convinto il ragazzo, che ha accettato la migrazione calcistica in Germania.
Dietro a Reita ci sono sia il Lipsia che lo stesso Borussia Dortmund. Il giovanissimo firmerà un nuovo contratto quando avrà compiuto i suoi 16 anni il 23 ottobre prossimo. Ora, il ragazzino è già in Germania col padre.
A quanto pare, i club tedeschi e non, offrono delle condizioni che le squadre italiane non riescono a pareggiare.
Evidentemente, al di là delle diverse risorse economiche, i club stranieri offrono una organizzazione importante e maggior garanzie di approdare al professionismo, rispetto alle incertezze che fanno trasparire i club italiani.
fonte lalaziosiamonoi.it