Lazio: il centrocampista presenta la sfida all’Inter
Lazio – Nicolò Rovella nel pomeriggio ha avuto occasione per presentare la sfida all’Inter che decreterà la seconda finalista della Supercoppa Italiana. Queste le sue parole al canale ufficiale della Lega Serie A:
“Aspettative sulla Supercoppa? Direi abbastanza alte, ce la giochiamo con tutti. Correre mi viene naturale ed è meglio farlo che non, soprattutto in un centrocampo di tanta qualità e con giocatori forti, infatti per il mister non è mai facile scegliere”.
“Mister Palladino per me è stato importantissimo e anche Sarri che mi ha voluto qui quest’anno. Il mio idolo da bambino era Modric, abbiamo 16 anni di differenza e tra 16 anni spero di giocare ancora alla Lazio e giocare partite come quelle di venerdì”.
“Attaccante perfetto? Direi che noi ne abbiamo già uno che è un top, quindi Ciro va più che bene.”
“Il primo ad accogliermi a Formello fu mister Sarri, perché la squadra ancora doveva arrivare. Mi ha detto subito di andare in Palestra, già da lì mi sono reso conto che sarebbe stata una bella e lunga stagione”.
“Il compagno più divertente è Lazzari, ce l’ho vicino in spogliatoio e mi fa morire dal ridere con le sue battute. I più timidi invece siamo io e Isaksen. Negli spogliatoi ci sono davvero tanti scherzi, siamo un gruppo molto unito, ma quello che succede in spogliatoio è giusto che rimanga lì”.
Derby? Ho tanti amici della Lazio, che me lo hanno fatto pesare ed alla fine lo sentivo più io di loro, il post-partita è stato bellissimo, soprattutto la gioia al fischio finale, è un emozione che ho provato poche volte nella vita.
Il primo gol con la Lazio me lo sono immaginato molte volte e non so come arriverà, spero con un tiro da fuori o su punizione, durante l’esultanza non so cosa potrei fare in quei momenti perdo la testa.
Rovella fuori dal campo è un ragazzo normalissimo, generoso e a cui piace stare con gli amici, se non avessi fatto il calciatore, avrei studiato architettura. Tra Carbonara, Gricia e Amatriciana scelgo la prima anche se in cucina non mi viene sempre bene. Oltre al calcio seguo il tennis e gli sport da combattimento: il mio tennista preferito è Federer, mentre quello in attività Sinner. Sono abbastanza scaramantico, ci sono cose per cui sono fissato.”