Lazio: Berlusconi e la manovra “splama-debiti” per salvare i biancocelesti
Lazio – Nella storia della Lazio, in una piccola parte ma non meno importante, va citato il nome di Silvio Berlusconi.
L’ex premier del governo italiano, nell’ora 2005, fu provvidenziale nel manovrare il salvataggio del club biancoceleste, sull’orlo il fallimento.
Lotito aveva appena acquistato la Lazio , accollandosi un debito pari a 140 milioni di euro a favore del fisco. Una cifra astronomica da versare nell’immediato, ma grazie all’aiuto del governo, spalmata in una maxi-rata da ben 23 anni.
Il caso fu discusso in televisione e addirittura in Senato, dove vennero esposti i precedenti di aziende fallite per non aver ricevuto lo stesso trattamento dal governo.
Berlusconi giustificò la “distinzione” alle telecamere di “Porta a Porta”: “Quello della Lazio è un caso particolare. Si tratta di un club con un bacino di tifosi enorme, il suo fallimento avrebbe creato problemi di ordine pubblico importanti. Abbiamo fatto questa scelta perché la legge ce lo ha consentito“.
Oggi quindi, si ricorda non solo un pioniere della politica italiana, ma anche colui che approvò la norma per salvare la Lazio dal fallimento.