Lo stakanovista Anderson c’è sempre.
Stakanovista, costante, onnipresente anima e corpo. Mai un’assenza, mai un ko, nell’emergenza c’è sempre Felipe Anderson. «Surreale», hanno definito in patria il suo record di ottanta presenze di seguito. Ed è il minimo, perché questo brasiliano ha davvero una marcia da alieno. In Serie A, negli ultimi due anni, solo i portieri Rui Patricio e Vicario hanno collezionato come lui 61 gettoni, nessun altro giocatore di movimento. Comprese le Coppe, nei primi 5 campionati d’Europa, nessuno ha giocato così tanti incontri consecutivi senza fermarsi un attimo. Per esempio, Abraham ne vanta 84, ma in tre gare non è entrato. In Ligue 1, Bourigeaud (accostato in estate proprio alla Lazio) segue il suo passo (80), ma due volte non è stato convocato. Incredibile il rendimento d’oro di Felipe Anderson, uomo d’acciaio al suo secondo sbarco italiano: «Tornare alla Lazio è stata la scelta migliore della mia carriera perché qui non mi hanno mai dimenticato. E in questa seconda esperienza sta andando tutto molto meglio». Di più, il brasiliano non è mai più uscito dall’estate del 2021, ovvero da quando è rientrato a Formello: «Simone Inzaghi non lo voleva, io non lo avrei mai ceduto nel 2018», ripete spesso Lotito, che lo considera un secondo figlio nonostante il suo primo addio rimanga la sua più grande plusvalenza a bilancio. Questo Felipe però è diverso, alla Uefa lo confida lui stesso: «Sono cresciuto e ho tratto giovamento dalle due difficili esperienze al West Ham United e al Porto. Anche a Roma, quando ero arrivato dal Santos, ho vissuto un periodo di adattamento di un anno e mezzo, ma qui hanno sempre creduto in me e si è visto il risultato». Alla soglia dei 30 anni, Sarri lo ha, poi, ulteriormente trasformato.
Lo stakanovista Anderson. Lotta e stringe i denti.
Felipe sa fare tutto, corre avanti e indietro, lotta e stringe i denti pure quando è affaticato come in quest’ultime settimane.
Felipe è persino diventato un centravanti vero. A un certo punto, anche domani pomeriggio, 81esima gara di seguito, Felipe tornerà al centro dell’attacco. Immobile verrà gestito, non rimarrà in campo contro il Cluj sino all’ultimo. Pedro è out dopo l’intervento al naso, almeno Zaccagni ha riposato per la squalifica a Salerno. Sperano di entrare nella ripresa Cancellieri e Luka Romero.
Un’unica certezza: Anderson ci sarà.
(Fonte: Il Messaggero)