Lazio, conferenza stampa di Sarri

by Fabrizio Di Marco
0 comments Maurizio Sarri Photo Andrea Staccioli / Insidefoto

Lazio, conferenza stampa di Sarri, le sue parole.

Conferenza stampa dell’allenatore biancoceleste Maurizio Sarri, alla vigilia della partita di domani con l’Atalanta.

Ecco le sue parole:

SCONTRO DIRETTO – Mi aspetto una partita tosta, fatta da una squadra che si rende conto dell’importanza del momento e della partita. Stiamo avendo una buona continuità di applicazione, poi ogni tanto ci assentiamo per qualche minuto. Ma in questo momento la squadra pensa e sta bene in campo. Dobbiamo togliere questi spezzoni che sono sempre più brevi.

SARRI E GASPERINI – Ognuno è andato avanti per la propria strada con le proprie convinzioni. Poi l’esperienza e l’età di portano da qualche parte.

CRESCITA – Questa squadra dal punto di vista dell’evoluzione di lascia soddisfatto perché rispetto all’anno scorso c’è una dedizione e una professionalità diversa. Poi ti frustra anche perché sembri sempre vicino al salto di qualità e invece non lo fai. Domani sarà una partita tremenda, come dice Guardiola giocare contro questi è come andare dal dentista.

ROTAZIONI – Basic non ha giocato poco, se vedi il minutaggio ha giocato diversi minuti. Marcos Antonio deve essere inserito in un centrocampo che permetta di tirare fuori le sue qualità, grande palleggiatore ma ha caratteristiche che vanno supportate in maniera forte. I giovani stanno accumulando esperienze, non sono pronti per le partite determinanti, ma sono in evoluzione. Vedremo quando saranno pronti anche per le gare importantissime.

ATALANTA – L’Atalanta se cala fisicamente è una squadra normale, se sta bene fisicamente è fortissima. Gli attaccanti sono 6, in Europa sono pochi a poterseli a permettere. Il loro modo di giocare è tremendo se sono in condizione, poi se hanno un calo sono normali. Se prendiamo come riferimento l’andata siamo fuori strada, loro hanno fatto una partita normalissima, noi una buona partita. 

VECINO REGISTA – Verona è una partita particolare, ci ha messo tante volte la palla lunga, bisognava prenderla di testa, prendere la seconda palla. In questo contesto può fare quel ruolo, poi se ci sono partite in cui bisogna condurre noi la partita e fare una gara partita ci sono altri che sono più adatti.

CREDERE NELLA CHAMPIONS – Gli obiettivi devono essere credibili. La Lazio non è tra le prime 4 per stipendi e fatturato. Non abbiamo alcuna responsabilità di questo tipo. Un conto sono obiettivi credibili, un altro i sogni. La squadra ha voglia e fame. Se non sempre riusciamo a dimostrarlo è perché abbiamo qualche limite. Stiamo facendo una stagione in cui non abbiamo potuto contare su Immobile in forma migliore: ha fatto sempre 20 giorni di allenamento e 20 di infortunio. Se lo avessimo avuto al 100%, avremmo segnato di più.

CATALDI – Ha preso un colpo, oggi proveremo a rimetterlo in gruppo. Dopo l’allenamento di oggi vedremo se è disponibile.

LAZZARI – Con il Verona era una partita sporca, non è la sua specialità, rischiavamo di mettere un giocatore con le controindicazione. Hysaj e Marusic sono in grande condizione fisica e mentale. Quando uno sta bene, bisogna utilizzarlo. Non ci sono scelte definitive. Domani dobbiamo capire come loro possono giocare, dipende da chi ci possono mettere in quella zona. Vediamo dopo l’ultimo allenamento loro se vengono fuori notizie più precise. In base a quello faranno loro, faremo delle scelte.

PARAGONE LAZIO-ATALANTA – Il gap è dovuto al fatto che per 3 anni ha fatto la Champions e ha incassato più 100 milioni in più rispetto al solito, per questo ha potuto comprare giocatori da 25 milioni. Le due squadre si sono equivalse in stagione, un punto in classifica di differenza adesso è ininfluente. Domani sarà una bella opportunità anche se nulla può essere definitivo

MILINKOVIC – A Verona ha fatto più verticalizzazioni che palle perse. A me piace più il Milinkovic dell’ultima versione, non quella tacco e punta come magari piace a voi.

APPROCCIO SECONDO TEMPO – Con la squadra se ne è parlato più volte, direi anche basta, altrimenti inneschiamo un meccanismo inverso. Vediamo se c’è possibilità di fare un allenamento con l’intervallo, così vediamo come rientrano (ride, ndr)

CONDIZIONI FELIPE ANDERSON – Mi sembra sia entrato con una buona gamba, frizzante. Aveva bisogno di fare 30 invece di 90, ma credo sia apposto.

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