Cerchiamo di capire cos’è questo indice di liquidità che blocca il mercato di molte società.
Il calciomercato è cominciato da 20 giorni e non ci sono stati colpi di mercato degni di nota nei vari campionati italiani. Tutto bloccato perché molti club sono costretti a fare i conti con il famigerato Indice di Liquidità.
Ma cos’è esattamente questo parametro che tutte le società devono rispettare?
L’indice di Liquidità non è altro che il rapporto tra le attività correnti (AC) e le passività correnti (PC), che esprime di fatto la solvibilità di una società, ovvero la capacità di una società a far fronte agli impegni economici assunti nel corso di un anno senza che questa vada incontro a rischi di default finanziario.
Per attività correnti si intende tutta la disponibilità economica di una società che è formata dal capitale e dai crediti che questa vanta nei confronti dei debitori, mentre per passività correnti si intende le uscite, le spese e tutto ciò che forma un debito verso terzi.
Il rapporto tra queste due voci di bilancio determina il parametro da rispettare per poter far fronte alle spese che una società intende sostenere, onorando gli impegni assunti. Attualmente tale parametro è fissato allo 0,6%, il che significa che le AC devono coprire almeno il 60% delle PC.
Legate a questo vincolo ci sono molte squadre, tra cui la Lazio, che da anni è preda di questo parametro ed è costretta ad operare sul mercato in maniera molto limitata, se non peggio.