SS Lazio, il pensiero di Stefano Mattei sulla situazione societaria dei biancocelesti e il possibile percorso nel Campionato
Esordio amaro per la Lazio al Sinigaglia contro il Como: non solo il risultato, ma soprattutto la prestazione della squadra biancoceleste ha deluso sotto ogni punto di vista. La formazione guidata da Fabregas ha dominato in lungo e in largo, imponendo il proprio ritmo e costringendo gli uomini del club capitolino a inseguire il pallone per tutta la gara. Il confronto ha messo in evidenza la distanza, non solo tecnica ma anche progettuale, tra le due squadre: da un lato un Como protagonista di un mercato ambizioso, costruito su innesti funzionali e mirati; dall’altro una Lazio con un mercato bloccato.
Già nella scorsa stagione la rosa biancoceleste aveva mostrato evidenti lacune a livello di organico, in particolare l’assenza di una mezz’ala di qualità, capace di vedere la porta con efficacia e supportare il reparto offensivo, ma questa situazione non è cambiata per il blocco del mercato. A tal proposito, Stefano Mattei è intervenuto ai microfoni di Radiosei, commentando la situazione estiva della Lazio e ipotizzando il possibile piazzamento finale della squadra di Sarri.
SS Lazio, Mattei: ” Servirebbe aumentare le entrate, no ridurle”
Maurizio Sarri e Claudio Lotito | Foto: S.S. Lazio
LE PAROLE DI STEFANO MATTEI: “La prima cosa che mi viene in mente pensando a Eriksson è che è stato un vero signore della panchina, dentro e fuori dal campo. Anche quando veniva incalzato, non perdeva mai la calma né la sua innata signorilità.
Oggi, invece, la Lazio è in mano a una dirigenza ancorata a un’idea di calcio ferma agli anni ’60-’70. Ma il calcio va avanti, evolve, e quel modello è ormai superato. Stiamo assistendo a una chiara remissione, sia tecnica che economica: la società sta progressivamente perdendo potere d’acquisto “.
CONCLUDE: “Servirebbe aumentare le entrate, ma questo non è mai accaduto. Qui la linea guida è sempre stata ‘tagliare le spese’, ma a forza di tagli si è arrivati a questa situazione. Per quanto mi riguarda, la Lazio può puntare a un piazzamento tra l’ottavo e il decimo posto. Se la giocherà con Fiorentina e Bologna: una farà la Conference League, l’altra l’Europa League, a dimostrazione del fatto che nella scorsa stagione hanno fatto meglio. Sarri è stato preso per tamponare le falle che si stavano già aprendo”.