Dopo le parole espresse a caldo a Dazn, mister Sarri interviene in conferenza stampa: ecco cosa ha detto il tecnico
Solo nell’errore di Tavares la Lazio ha perso il derby?
“Purtroppo penso di si. Fino a quel momento non avevamo concesso neanche tiri in porta. Ed eravamo stati pericolosi in due o tre occasioni con Guendouzi, Rovella e un colpo di testa di Romagnoli. Dopo quell’episodio abbiamo sbandato per dieci minuti, poi nel secondo tempo abbiamo ripreso in mano la partita sbagliando quattro o cinque palle gol abbastanza nitide. Ci rimane questo grande rammarico che per la seconda gara di fila perdiamo senza concedere tantissimo all’avversario, perdendo per banalità e superficialità. È il limite della nostra squadra al momento, che sta trovando solidità ma va a perdere partite per questi episodi. Il calcio d’angolo a Sassuolo in cui si tenta di scambiarci le posizioni quando la palla è già partita. Una follia. Oggi con una mancata uscita sulla sinistra in cui abbiamo dato palla agli avversari. E non contenti ci mettiamo sopra due espulsioni. Mi sembra evidente il limite della squadra, che deve togliersi di dosso anarchia e superficialità. Crei più degli avversari ma perdi, così diventa difficile”.
Quali possono essere le conseguenze psicologiche?
“La ripercussione è materiale, non mentale. Lunedì giocheremo a Genova con un solo centrocampista su sei a disposizione. Perdere un derby mi fa male. Ti giri, guardi gli spalti e pensi di aver deluso un popolo. A me fa male, spero faccia male anche ai giocatori”.
La Lazio deve rivedere gli obiettivi?
“Fino a questo momento può darsi sia così. Ma pian piano si potrebbe risolvere. Ho fatto giocare attaccanti di movimento appositamente per creare spazi per l’inserimento dei centrocampisti. Nel primo tempo ce ne sono stati due e sono state occasioni da gol”.
Questa non sembra la sua squadra.
“Siamo riusciti a tenere una partita equilibrata avendo tutti gli episodi contrari, a partire dagli infortuni. Senza considerare il palo, il contrasto col portiere… Io vado al Chelsea il 20 luglio, i campionato partiva il 9 agosto. Facemmo tredici risultati utili consecutivi, record di un neoallenatore in Premier League. È stato vero solo in certe situazioni. Poi ci sono aspetti che questa squadra sta prendendo, come l’utilizzo diverso dei centrocampisti rispetto a inizio stagione. Il nostro vertice basso nelle ultime partite ha avuto numeri da Jorginho, che non avevo nella mia Lazio precedente. Qualcosa stiamo facendo e ci stiamo appoggiando alle caratteristiche dei giocatori. Questa squadra deve avere palleggio per creare spazi da attaccare, ma non lo facciamo ancora con la giusta continuità. Se si pensa alle situazioni in cui oggi lo abbiamo fatto abbiamo creato situazioni. Qualcosa sta venendo fuori, c’è un’evoluzione positiva anche dopo Sassuolo. Abbiamo preso un gol su punizione diretta, uno su angolo e uno oggi avete visto come. Degli aspetti su cui insistere li vedo”.
Cosa avete pensato quando avete rimandato il cambio di Rovella?
“La Roma non ha segnato perché Rovella non era al 100%, lui poteva fare ben poco. Era doveroso aspettare perché il ragazzo ha dato disponibilità a fare altri sei o sette minuti. Se perdi un altro slot diventa dura gestirla fino alla fine. Il problema sembra un piccolo tendine largo 2 millimetri, che non interessava zone muscolari. Ma vediamo che viene fuori”.
Com’era il clima nello spogliatoio?
“Sicuramente i calciatori sono dispiaciuti a livello di gruppo. Ma non vorrei che lo fossero solo per il gruppo e loro stesso, ma anche per i tifosi”.
Chi potrà giocare a centrocampo?
“A due secondo me nessuno. Ma vediamo durante la settimana cosa possiamo fare”.
Si potrà usare uno slot per inserire Basic in lista?
“Sicuramente è un’opzione, ne abbiamo due e poi tutto gennaio in cui si può cambiare liberamente. È un’eventualità da prendere in considerazione”.