Intendiamoci: il Mister ha fatto parte di un progetto (o forse meglio dire un complotto) che puntava a ridimensionare la società, rendendola meno onerosa per Lotito.

È stato scelto un allenatore che non ha mai allenato squadre del livello della Lazio, ma solo squadre a rischio retrocessione. È stato scelto Baroni perché costava poco e perché serviva qualcuno che facesse da capro espiatorio, da parafulmine, che non si lamentasse troppo del mercato.

Nonostante questo, Baroni ha fatto una prima parte di campionato spumeggiante e divertente, per poi concludere nel peggiore, ahinoi, dei modi. Purtroppo erano otto anni che la Lazio non si qualificava per nessuna competizione europea. E’ una sciagura: sportiva ed economica.

Lazio: si é dimesso un uomo per bene

Baroni va ringraziato, perché non solo ha fatto del suo meglio, ma non ha mai  detto una parola fuori posto. Non si è mai lamentato dell’ambiente; ha sempre trattato il tifoso con cortesia, gentilezza ed il massimo del rispetto. E come ultimo regalo, se n’è andato in punta di piedi, senza spargere veleno e senza spillare un soldo alla Lazio. In silenzio, da uomo onesto d’altri tempi.