Lazio, ma siamo certi che il problema assoluto sia il blocco delle entrate del mercato? Il dato
La Lazio come noto, quest’anno ha dovuto subire il blocco del mercato in entrata. La cosa ha creato sia problemi di carattere personale tra le varie parti in causa, che problemi di gestione della rosa attuale. Ma siamo certi che questo blocco sia il problema dei problemi?
Sia chiaro, non vogliamo negare l’importanza di poter far mercato, anche per sostituire, ad esempio, un giocatore ceduto a una cifra interessante. Ma se lo poniamo come problema primario, forse non siamo sulla strada giusta. La questione è, a nostro avviso, che la Lazio spende importanti risorse economiche per dei prospetti che spesso non si dimostrano all’altezza, neanche di rientrare nell’intera rosa a disposizione di tutta una stagione. E’ questo un problema che ha portato la Lazio ad esporsi economicamente anche con contratti stipulati con giocatori che, alla lunga, si sono rivelati non certo dei buoni affari. Andiamo ad analizzare l’ultima campagna acquisti.
Il mercato dell’altr’anno
Angelo Fabiani: profilo X @officialsslazio
La Lazio, a partire dall’estate 2024, ha speso 55,2 milioni di Euro per l’acquisto di questi 9 giocatori:
- TCHAOUNA, ritenuto non all’altezza e messo sul mercato. Ceduto
- GIGOT, ritenuto non all’altezza, è sul mercato
- NOSLIIN, ritenuto non all’altezza, sul mercato non ha avuto offerte adeguate. Resterà in squadra
- IBRAHIMOVIC, ritenuto non all’altezza, non riscattato dal prestito e reso al mittente
- DIA, ritenuto una riserva, non da Baroni ma da Sarri
- BELAHYANE, ritenuto una riserva
- PROVSTGAARD, riserva, attualmente titolare fino al rientro di Romagnoli squalificato
- DELE BASHIRU, ritenuto una riserva da Baroni, sta giocando titolare con Sarri, con prestazioni che però ancora non convincono
- TAVARES, titolare indiscusso. Ma i problemi fisici dell’altr’anno lo hanno messo sul mercato, salvo poi rimanere per il blocco del mercato
Il paradosso di questo mercato è che i giocatori meno pagati a livello di cartellino, sono quelli che stanno dando buone risposte, e cioè Tavares e Provstgaard. In prospettiva si è ringiovanito la rosa dopo la partenza dei “big”, ma, per gli altri, si attendono risposte del campo che siano molto più convincenti delle attuali.
Altro paradosso, è che, se si ritorna sul mercato per cedere giocatori che non hanno convinto, la risposta degli operatori è molto fredda. Solo nel caso di Tchaouna si è avuta una offerta tangibile (prestito con obbligo). Per il resto, tra stipendi elevati e cartellini onerosi, il mercato fa molta fatica a valutare come acquisti interessanti i prospetti scelti dalla società. L’acquisto di Gigot, Noslin, Basic, Fares, Kamenovic, Hysaj ed altri docet…
Fonte trasfermarkt.it